Napolitano contro la secessione: "Il popolo padano non esiste"
La voce del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si alza forte dall'Università Federico II di Napoli. Il Capo dello Stato, parlando agli studenti, ha criticato con forza ogni possibile accenno alla secessione ed ha parlato anche della probabile riforma elettorale. Il tema della secessione, evocato dalla Lega, "è fuori dalla realtà del mondo d'oggi" secondo Napolitano, che definisce "grottesco" uno stato lombardo-veneto. "Si può strillare in un prato ma non si può cambiare il corso della storia" ha poi aggiunto, tenendo a precisare che comunque la Lega è un "movimento la cui rilevanza politica e sociale nessuno nega". Secondo il Capo dello Stato "discutere di federalismo fiscale o di un Parlamento che abbia una rappresentanza delle Regioni è del tutto lecito", però ciò non toglie che "non c'è spazio per una via democratica alla secessione". Sulla riforma elettorale Napolitano ha precisato: "Non tocca a me fare nuove leggi, ma credo che la necessità di un nuovo sistema elettorale sia innegabile". Ed è necessario, secondo il presidente, "un diverso meccanismo elettorale anche per determinare un ritorno di fiducia".Pur non indicando un sistema elettorale preciso da adottare, il presidente della Repubblica non ha mancato di tracciare le differenze tra il passato e il presente. Prima "c'era un vincolo forte. Se l'eletto in Parlamento non mostrava di avere acquisito competenza, la volta successiva correva il rischio di non essere rieletto. Adesso pare non sia tanto importante fare bene in Parlamento, ma mantenere buoni rapporti con chi ti nomina". Rispondendo alle domande degli studenti della Federico II Napolitano ha voluto sottolineare l'importanza del ruolo femminile in ambito politico. "La politica è il campo in cui la donna è più sottorappresentata. Non c'è mai stato un Presidente della Repubblica donna, ma neanche un primo ministro donna", ha aggiunto, specificando che in "alcuni paesi importanti come il Regno Unito, la Germania, la Norvegia e oggi la Danimarca" le donne ha rivestito questo ruolo. Spazio anche al rapporto tra giovani e politica nel dibattito che ha seguito l'intervento del capo dello Stato. "In questo momento - ha detto - è fondamentale che voi restiate dentro la politica per cambiarne fortemente le modalità". "Datevi da fare - ha aggiunto con forza - in questo momento non so se si può ancora riconoscere ai partiti la vecchia funzione pedagogica che hanno avuto o una funzione al rovescio. Anche i partiti richiedono cambiamenti. Non so se saranno possibili se voi giovani decidete di ritirarvi dall'impegno politico». Ricordando i suoi anni universitari, nell'incontro nell'Università dove si laureò, Napolitano ha ammesso: "Il ritorno all'Università? Certo, c'è sempre un pò di emozione, ma non è la prima volta che ci torno, in questi anni sono venuto qui più di una volta".