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Sfiducia a Romano, si vota alla Camera "Parlamento soverchiato dai giudici"

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Il ministro delle Politiche Agricole Francesco Saverio Romano

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{{IMG_SX}}Al via la prima chiama, in aula alla Camera, per il voto sulla mozione di sfiducia al ministro per le Politiche agricole, Saverio Romano. La votazione è palese ed avviene per appello nominale. Silvio Berlusconi è stato tra i primi a votare. Il premier è stato accolto dai fischi dai banchi dell'opposizione, coperti poco dopo dagli applausi della maggioranza non appena è sfilato sotto il banco della Presidenza e ha pronunciato il suo no. Il residente del Consiglio ha saluto i suoi ed è andato a complimentarsi con Manlio Contento che aveva appena pronunciato la dichiarazione di voto contrario del Pdl. Romano ha fatto un discorso a braccio per dire la sua verità, contro la "disinformatia" che si è fatta attorno alla sua vicenda. "Quello che un tempo era l'ordine giudiziario ormai ha soverchiato il Parlamento e ne vuole condizionare le scelte". Intervenendo in Aula, dai banchi del Governo durante il dibattito ha detto: "L'ordine giudiziario nel tempo è diventato centrale nella vita democratica del nostro Paese: ha soverchiato il Parlamento e ne vuole dettare le scelte. Non lo dico per citare ancora una volta sir Francis Bacon, ma perché sono convinto che il potere deve corrispondere alla responsabilità". E ancora il ministro: "Io in questi giorni sono stato oggetto di una campagna di aggressione che non auguro a nessuno, spesso con delle grossolane inesattezze". "Stiamo molto attenti cari colleghi c'è un principio che una volta disatteso diventa uno sbrego per la nostra democrazia ed è il principio di legalità, cosa diversa dai principi giustizialisti cui non mi accomodo", ha insistito Romano. C'è "una sparuta pattuglia di magistrati che, per loro stessa ammissione, insieme ad alcuni movimenti politici vorrebbero realizzare una democrazia etica anziché una democrazia aritmetica", ha attaccato ancora Romano. "Contesto questa mozione di sfiducia perché è odiosa", ha affermato il ministro. "Entrando nel Gruppo dei Responsabili e dando il mio sostegno al governo ho fatto una scelta, se queste sono le conseguenze sono disposto ad accettarle". Alcuni deputati di Fli hanno disposto sui banchi copie della vignetta di Vauro pubblicata da Il fatto quotidiano. La vignetta si intitola "Pornostato" ed è una parodia del celebre "Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo. In bella evidenza il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Giampaolo Tarantini, Emilio Fede e Lele Mora e alcune ragazze nude. Giulio Tremonti vede per qualche minuto Gianni Alemanno, già riunito con Ignazio La Russa e Andrea Ronchi: un breve incontro a margine della seduta. E per scherzo lo saluta con un saluto: quello romano. Braccio e mano tesa davanti la porta, poi il breve incontro e di nuovo saluti, questa volta normali. "Mi sembra si sia aperta la campagna elettorale",  ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, lasciando Montecitorio. Bondi: "Vittima di una giustizia malata". "Sono solidale con il ministro Saverio Romano che soffre le conseguenze di una giustizia malata e di una politica che ha completamente smarrito quel confronto duro ma rispettoso della dignità delle persone che in passato aveva mantenuto. Solo chi ha subito questo trattamento può comprendere l'amarezza e la delusione verso questa degradazione della politica". Lo dichiara Sandro Bondi, del Pdl. Il senatùr: non ci saranno sorprese. Nella votazione della mozione di sfiducia sul ministro Saverio Romano "non penso ci saranno sorprese". Lo sostiene il leader della Lega, Umberto Bossi, parlando con i giornalisti a Montecitorio. Romano, secondo il Senatur, "devi giudicarlo come ministro". E poi, sostiene, "un magistrato voleva assolverlo, poi l'hanno rinviato a giudizio... sono beghe tra magistrati". Sulle affermazioni di Di Pietro, che accusa i parlamentari che questo pomeriggio voteranno contro la mozione di sfiducia al ministro Romano di essere collusi con la mafia, è intervenuta il deputato del Pdl Margherita Boniver, definendole "totalmente inaccettabili". "È un atto di vera e propria intimidazione nei confronti del Parlamento e in quanto tale chiedo che il presidente Fini e l'Ufficio di presidenza della Camera prendano immediatamente posizione su un tale linguaggio violento e intimidatorio". Previsto il presidio "Istituzioni Pulite" a Montecitorio alle ore 15.30 e la Notte bianca della Legalità a P.zza SS. apostoli alle ore 20. L'iniziativa si sta diffondendo via Facebook, Twitter e sms e vi aderiscono: Associazione Verso Sud, Orfeo Notaristefano, giornalista antimafia, Pino Masciari, testimone di giustizia, Francesco Saverio Alessio, scrittore antimafia, Sonia Alfano, parlamentare europeo, Libertà e Giustizia Roma, Movimento delle Agende rosse, Articolo 21, Move On Italia, BOicotta il BIscione, Popolo Viola, Nuova Ecologia, la Voce di Fiore, organo di cultura e informazione.  

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