Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Rischio stangata da 2,6 miliardi per i Comuni

default_image

  • a
  • a
  • a

Èla massa di tasse comunali che i cittadini, a causa della manovra-bis del Governo, potrebbero vedersi chiedere in più dal 2012, quando i sindaci potranno aumentare l'addizionale municipale Irpef fino allo 0,8%. Un modo per lo Stato di ridare fiato alle casse dei Comuni, provate da anni di tagli. Lo ha calcolato la Cgia di Mestre, stimando che tutti i circa 8.100 Comuni italiani decidano di applicare questo balzello, oggi in vigore invece, con percentuali diverse, in 6.132 amministrazioni del Paese. Si va infatti dalla Valle d'Aosta, dove solo il 2,7% dei municipi incamera l'addizionale Irpef, al 97,5% delle amministrazioni locali della Regione Marche. La stima del gettito derivante dall'addizionale comunale Irpef in vigore è di circa 3 miliardi di euro. Se tutti i Comuni però decidessero di portarla allo 0,8%, vi sarebbe un incremento di 2,63 mld di euro, pari ad un costo medio per ciascun contribuente - ha stimato la Cgia - di 85 euro l'anno. In linea generale, i più penalizzati sarebbero i contribuenti (persone fisiche) con i redditi maggiori. A livello regionale gli aumenti medi più consistenti verrebbero registrati nel Trentino A.A. (+178 euro per contribuente), in Valle d'Aosta (+164 euro) e in Lombardia (+130 euro). In termini assoluti, invece, l'addizionale Irpef allo 0,8% (applicata però anche dai Comuni che finora non lo fanno), porterebbe il più forte incremento di gettito (744 milioni di euro) in Lombardia, che ne incamererebbe così in totale 1 mld e 167 milioni, nel lazio (più 641 mln), oltre che in Veneto ed Emilia Romagna (entrambe con +504 mln).

Dai blog