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Le banche aiutano Piazza Affari

Un trader al telefonino in piazza Affari a Milano

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Si temeva il peggio a metà seduta, ma alla fine hanno prevalso gli acquisti e le borse europee hanno evitato il bis rispetto allo scivolone della vigilia, che in qualche caso è stato un vero e proprio terremoto. Giovedì Parigi aveva ceduto il 5,25%, ieri ha guadagnato invece l'1,02%, ma a metà seduta cedeva l'1% insieme con Francoforte, che il giorno prima aveva chiuso a -4,9%, con Wall Street positiva. In difficoltà solo Atene (-3,87%), alle prese con i timori di un ormai imminente stato di insolvenza. Gli acquisti hanno premiato le banche dopo le rassicurazioni di Olivier Bailly, portavoce dell'Ue, secondo il quale «non è vero che tutto il sistema bancario europeo deve essere ricapitalizzato». Ha influito anche l'ipotesi di nuovi interventi della Bce a favore delle banche. Le banche hanno fatto virare in positivo Piazza Affari che ha recuperato da un rosso nel primo pomeriggio anche superiore ai due punti percentuali per poi chiudere con l'indice Ftse Mib che sale dell'1,36% a 13.664,91 punti e il Ftse All-Share che guadagna l'1,02% a 14.466,3 punti. In mattinata il governatore della Banca centrale olandese e membro del board della Bce, Klaas Knot, ha affermato di non poter più escludere l'ipotesi default per la Grecia. Le sue parole hanno riportato il faro degli investitori su Atene, attratto in precedenza dall'impegno del G20, preso a Washington, «per mantenere la stabilità finanziaria, recuperare la fiducia e sostenere la crescita». Alla fine è stato proprio il comparto bancario a riportare sopra la parità un seduta di scambi estremamente volatile. A Milano hanno chiuso bene Banca Montepaschi (+3,34% a 0,3835 euro), Intesa Sanpaolo (+6,14% a 1,011 euro), Ubi Banca (+4,11% a 0,679 euro) e Unicredit (+4,38% a 0,679 euro) e soprattutto la Popolare di Milano (+6,98% a 1,38 euro), per cui è attesa per l'inizio della prossima settimana la decisione sull'entità dell'aumento di capitale. Lo spread Btp-Bund ha superato i 400 punti ma sul finale è sceso a quota 399 punti. Il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, ha messo in guardia dall'impatto che potrebbe avere un alto livello dello spread. «Se il rischio Paese continua ad essere prezzato come in questi giorni è difficile non credere che non abbia un riflesso sulle relazioni creditizie». Questo vuol dire che può pesare sull'accesso al credito. Chiusura in deciso recupero per l'euro che nel finale di seduta ha beneficiato delle dichiarazioni di alcuni membri del comitato direttivo della Bce che hanno aperto all'ipotesi di reintrodurre le aste di rifinanziamento a 12 mesi. Al termine degli scambi, l'euro si è attestato a 1,3534 dollari (1,3442 giovedì). È una vera debacle quella che sta subendo il prezzo dell'oro crollato a 1642 dollari, ben 100 dollari in meno della chiusura di giovedì.

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