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Profondo rosso nelle Borse Ue Milano brucia 15 miliardi

Un operatore finanziario alla Borsa di Milano

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Un altro massacro in Borsa. Tutte giù quelle europee, sulla scia di quelle orientali che nella mattinata di ieri avevano lasciato presagire che l'aria non fosse delle migliori. Profezia avverata. Lo scivolone è costato alle principali borse europee circa 270 miliardi di euro con l'indice d'area Stxe 600 che ha ceduto il 4,63%. La sola Piazza Affari, con un ribasso del 4,62%% dell'indice Ftse All share, ha «mandato in fumo» 15 miliardi di euro di capitalizzazione. Milano come gli altri mercati europei ha scontato il rischio recessione negli Usa. Sono tornati i timori sull'andamento dell'economia, dopo che la Fed ha parlato apertamente di rischi significativi per l'economia americana. La banca centrale europea ha anche adottato misure a sostegno, ma è stata la paura a tenere banco. Indicazioni negative sono arrivati anche dal settore manifatturiero cinese così come in calo si è mostrato l'indice Pmi della Germania. Tra i dati macroeconomici hanno pesato anche le richieste di di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti scese meno delle stime. Con il crollo di ieri superano quota 100 i miliardi mandati in fumo nell'estate nera dei mercati: alla vigilia del venerdì nero dell'8 luglio, il primo di una lunga serie, il valore totale del mercato telematico azionario della Borsa italiana ammontava a 430 miliardi di euro. Il Ftse Mib, con una flessione del 4,52%, è sceso a ieri a 13.481 punti e si è riportato ai minimi dell'anno (la peggiore chiusura del 2011 sono i 13.474 punti dello scorso 12 settembre) nonché sui livelli di marzo 2009. A far paura agli operatori anche la la pressione sullo spread Btp-Bund che è tornata sopra i 400 punti base, riavvicinandosi ai massimi dall'introduzione dell'euro: il differenziale tra i decennale italiano e tedesco si è allargato a 412 punti, con il tasso di rendimento del Btp in rialzo di 8 punti base al 5,84%. Lo scorso agosto scorso, prima che scattassero gli acquisti della Bce a sostegno dei titoli italiani a spagnoli, lo spread Btp-Bund aveva raggiunto il record di 416 punti base con il rendimento del decennale italiano che aveva superato la soglia del 6%.

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