INTESA SANPAOLO Non è scalabile Al momento della fusione fra Milano e Torino nel gennaio 2007, Intesa Sanpaolo valeva 67 miliardi che nei mesi scorsi ha ricapitalizzato per 5.
Colpadel terremoto borsistico che ha fatto crollare il titolo del 55% in sei mesi e di oltre il 58% in un anno. Come per altre banche italiane (Mps e Unicredit in primis), se Intesa dovesse avere bisogno di un nuovo aumento di capitale sarebbero soprattutto le Fondazioni azioniste (soprattutto la Cariplo) a dover mettere mano al portafoglio. Fondazioni che hanno le casse quasi vuote anche perché già messe a dieta di dividendi negli ultimi anni di crisi. Va comunque detto che il downgrade di Standard&Poor's risponde a un preciso criterio, definito dall'agenzia il 14 giugno 2011, in base al quale le istituzioni finanziarie di un Paese della Ue non posso avere un rating superiore a quello del Paese stesso. E per l'Eurozona, questa regola si applica a chi come Intesa ha almeno il 40% dei propri asset concentrati nel Paese in cui hanno la sede legale. Quanto alla possibilità che Intesa possa diventare contendibile, l'ipotesi è remota secondo gli analisti che, come antidoto alla crisi, scommettono piuttosto su una futura fusione con il Monte dei Paschi.