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FIAT Soffre le vendite basse Prima lo strappo con il sindacato Usa, poi la scure di Moody's.

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Orail Lingotto capitalizza 4,5 miliardi, la metà dei suoi impianti. Ieri Chrysler e il sindacato americano dei metalmeccanici hanno esteso per la seconda volta la scadenza del contratto di lavoro attuale mentre lavorano al suo rinnovo. Ma il colpo più pesante è arrivato nei giorni scorsi dall'agenzia di rating Moody's che ha declassato Fiat e non esclude un ulteriore taglio: a pesare è l'integrazione organizzativa e operativa con Chrysler, ma se questa andrà a buon fine le prospettive potranno stabilizzarsi. Il giudizio dell'agenzia riflette «il rischio del business di Fiat, concentrato su un settore altamente ciclico come quello automobilistico», e «il tasso di rinnovo dei modelli relativamente basso rispetto ai concorrenti diretti. Questo riduce la sua posizione competitiva». Inoltre il nuovo rating «prende in considerazione un sostanziale aumento della spesa per investimenti quest'anno e oltre». Il gruppo guidato da Sergio Marchionne sarà poi più vulnerabile di fronte «a una pressione competitiva crescente derivante da una domanda più debole, a un pressione sui prezzi in aumento».

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