Crisi, Napolitano sonda il Pdl

Giorgio Napolitano sollecita nuovamente la maggioranza a mantenere gli impegni per fronteggiare la complessa crisi finanziaria che richiede un pacchetto di misure "condivise" e incisive per stimolare la crescita economica. Senza iniziative serie per la crescita, secondo il presidente della Repubblica la situazione rischia di diventare insostenibile. E il Capo dello Stato, secondo quanto si è appreso, ha manifestato questa sua preoccupazione nel corso di una serie di incontri al Quirinale, ieri con esponenti della maggioranza, lunedì con quelli dell'opposizione. In due colloqui separati con esponenti della maggioranza, prima con il ministro dell'Interno ed esponente di primo piano della Lega Roberto Maroni, poi con i capigruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, Napolitano avrebbe battuto più volte su questo tasto. Gli incontri erano stati fissati da tempo per affrontare temi specifici (sulla sicurezza con il ministro e sulla giustizia con i capigruppo). Ma la complessità dell'attuale situazione politica, si spiega in ambienti parlamentari, ha portato la discussione anche sulla crisi finanziaria e la tenuta dell'attuale maggioranza. Di fronte all'ennesimo appello di Napolitano all'unità e a scelte politiche appropriate e ampiamente condivise, i suoi interlocutori, secondo quanto riferito in ambienti della maggioranza, avrebbero assicurato il loro impegno senza nascondere però una serie di difficoltà collegate anche alle fibrillazioni interne alla maggioranza. E alle prossime scadenze parlamentari con il voto sull'arresto di Marco Milanese e sulla mozione di sfiducia al ministro Saverio Romano.  Una situazione complessa che avrebbe anche rafforzato il partito di chi auspicherebbe, nella maggioranza, un "passo indietro" del Cavaliere con l'obiettivo di un nuovo governo di centrodestra. Un "cammino" che però il premier respinge rilanciando sul suo governo e sulle misure per lo sviluppo che il Colle tante volte gli ha chiesto. Napolitano avrebbe fatto ieri il punto sulla situazione politica e sulle prospettive della legislatura anche con il leader dell'Udc. In questo quadro avrebbe avuto contatti, non confermati però dai diretti interessati, con il leader del Pd Pier Luigi Bersani. Entrambi i leader dell'opposizione avrebbero ribadito al Colle la loro posizione circa la necessità di un governo di transizione senza il Cavaliere.