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Caso Milanese, Maroni: Lega compatta

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Il ministro Roberto Maroni

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{{IMG_SX}}Non ha dubbi Roberto Maroni: "Certo, la Lega ha sempre una e una sola posizione. E anche questa volta sarà così". Questa la risposta del ministro dell'Interno ai cronisti che alla Camera gli chiedono se anche i deputati leghisti che fanno riferimento a lui si adegueranno alle indicazioni che Umberto Bossi darà al Carroccio sulla richiesta di arresto per Marco Milanese. Si è inoltre tenuto a Montecitorio un vertice della Lega, con il ministro Maroni, ma senza il leader del partito Umberto Bossi. Presenti negli uffici del gruppo alla Camera i due capigruppo della Lega, Federico Bricolo e Marco Reguzzoni, il ministro Roberto Calderoli, i due presidenti delle regioni, Veneto e Piemonte, Luca Zaia e Roberto Cota e il vicepresidente del Senato Rosi Mauro. Sul tavolo la posizione da tenere domani in aula alla Camera sulla richiesta d'arresto per il deputato Pdl Marco Milanese.  Poco prima di parlare ai cronisti Maroni si era intrattenuto alcuni minuti con il leader Pd Bersani. Inizialmente la chiacchierata alla buvette della Camera aveva visto coinvolti anche il governatore del Piemonte, Roberto Cota, e Walter Veltroni. Poi il colloquio si è ridotto a Maroni e Bersani. Al termine bocche cucite sulle tematiche trattate, ma è probabile che si parlasse del voto di domani sul caso Milanese. Maroni con i cronisti ha negato: "Parlavamo dell'Inter e di Gasperini", ha scherzato. Il segretario del Partito Democratico, invece, ha risposto deciso: "Non ci sono dubbi su come voterà il Pd perchè per il Pd deputati e immigrati sono uguali".

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