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Minzolini parla al Tg1 Opposizione scatenata

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Primaopposizione e sindacato Rai prendono di mira il calo degli ascolti, dopo la sconfitta subita domenica sera ad opera del Tg5, poi in serata a provocare critiche è il nuovo editoriale, il terzo in pochi giorni, andato in onda nell'edizione delle 20. Minzolini, nel suo intervento, boccia le richieste di dimissioni del governo arrivate da più parti. «Ci sarebbe un'unica ragione per disfarsene - sostiene - il diktat della magistratura e il giudizio della grande stampa». «L'opinione espressa stasera è strettamente personale e non impegna in alcun modo la Rai», è la reazione del presidente della Rai Paolo Garimberti, che ribadisce i concetti espressi in occasione dell'ultimo editoriale, ma invita questa volta Minzolini a «non eccedere in termini di frequenza». «Le opinioni di Garimberti sono altrettanto personali», replica dal Pdl Fabrizio Cicchitto, mentre il consigliere Rai Antonio Verro ricorda che «anche i commenti del direttore del Tg3 Bianca Berlinguer sono del tutto personali». Interviene anche l'Idv, che definisce il Tg1 «una dependance legale del premier». Nel mirino dell'opposizione finiscono soprattutto gli ascolti. Domenica sera il tg è sceso sotto la soglia del 20% di share (19,42% con 4.308.000 spettatori) ed è stato battuto dal Tg5 (20,76% con 4.649.000 spettatori). Il comitato di redazione della testata (con la dissociazione di Attilio Romita) fa notare che il Tg1 partiva «in vantaggio di oltre un punto». «Il Tg1 sotto il 20% è una vera e propria emergenza aziendale - spiega in una nota - la direzione generale e il consiglio di amministrazione non possono più nascondersi. Ormai sono in ballo posti di lavoro, credibilità e dignità professionale». «Ormai certe considerazioni faziose non mi fanno arrabbiare, mi annoiano solo - afferma Minzolini - Quando sono arrivato, il Tg1 aveva perso nei confronti del Tg5 venticinque volte. Questa è la seconda volta che noi perdiamo quest'anno».

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