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L'Europa si prepara ad avere una nuova e rinforzata governance economica comune sui bilanci statali.

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Pergli stati che non si adegueranno, scatteranno multe pesantissime che, a seconda dei casi, sono nell'ordine dello 0,2% o 0,1% del Pil. Nel caso dell'Italia, la prima cifra sarebbe di circa 30 miliardi di euro. Insomma, una rivoluzione che dà alla Commissione europea poteri di controllo preventivo sulle politiche di bilancio ma stabilisce anche criteri comuni per le politiche fiscali tanto dei 27 quanto dei 17 paesi dell'Eurozona, introduce meccanismi per la prevenzione e la riduzione degli squilibri, impone alcuni standard comuni per le statistiche. Inoltre la nuova governance, che nel linguaggio comunitario è chiamata «six pack», introduce la sorveglianza sul debito, imponendo ai paesi che hanno un rapporto debito/Pil superiore al 60% - come l'Italia, il Belgio o la Grecia - l'obbligo di ridurlo ogni anno del 5% (un ventesimo della parte eccedente). Il «six pack» è un pacchetto di provvedimenti composto da una direttiva e cinque regolamenti. Essi sono individuati con i nomi degli eurodeputati relatori della Commissione parlamentare Econ che li hanno messi a punto. Il pacchetto è rimasto in stallo per mesi perchè i governi, ed in particolare la Francia, si opponevano al principio della «automaticità» delle sanzioni. Stallo che si è sbloccato il 7 settembre scorso.

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