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Riparte il processo, Berlusconi ci sarà

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Oggi,però, Silvio Berlusconi sarà in aula all'udienza del processo per il caso Mills, nel quale è imputato per corruzione in atti giudiziari per avere consegnato 600 mila dollari all'avvocato inglese affinchè fornisse testimonianze reticenti ai processi per le tangenti alla Guardia di finanza e All Iberian. Per essere presente alla ripresa del dibattimento dopo la pausa estiva, il presidente del consiglio ha cambiato in corsa la sua agenda. Ha infatti annullato la trasferta a New York dove avrebbe dovuto partecipare all'assemblea dell'Onu con all'ordine del giorno il conflitto israelo-palestinese, la Libia, la Siria e l'Afghanistan. L'improvviso cambio di programma sembra sia stato determinato dalla volontà di controbattere punto per punto alle accuse dell'opposizione dopo lo scandalo escort e l'inchiesta napoletana sulla presunta estorsione ai suoi danni. Se nei giorni scorsi con una lettera al Foglio ha replicato all'opposizione che non ha la minima intenzione di dimettersi, con la scelta di presentarsi in Tribunale a Milano il premier vuole dare una risposta precisa a chi lo accusa di volere scappare dai giudici. In particolare ai pubblici ministeri di Napoli che lo hanno convocato in qualità di parte lesa nell'inchiesta sulla presunta estorsione messa in atto da Tarantini e da Lavitola, il primo in carcere e il secondo irreperibile all'estero. I legali di Berlusconi sostengono che la convocazione dei pm napoletani è una sorta di trappola per il premier che potrebbe entrare in Procura da testimone e uscire da indagato. Domani, tra l'altro, i magistrati napoletani, dopo il rifiuto del presidente del consiglio di presentarsi come testimone, dovrebbero decidere quale strada percorrere. Se Berlusconi ribadirà il suo rifiuto a presentarsi i magistrati potrebbero anche decidere l'accompagnamento coatto, come prevede il codice. Una scelta non facile in quanto sarebbe necessaria l'autorizzazione della Camera. Il processo Mills, tra quelli in cui Berlusconi è imputato, è quello su cui maggiormente pende la spada di Damocle della prescrizione. Per la corruzione in atti giudiziari, la prescrizione scatta nel febbraio 2012.

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