Alfano: Berlusconi non si dimetterà
Ci sono solo due strade per far dimettere Silvio Berlusconi, entrambe fallite: "la sfiducia, tentata il 14 dicembre" e le dimissioni del premier, che invece "non ha alcuna intenzione di dimettersi: si rassegnino quindi a queste previsione costituzionale che prevede solo questi due modi e che ci impone il dovere di dover governare fino al 2013". Il segretario del Pdl Angelino Alfano a Cortina ribadisce. "Abbiano assistito a un'aggressione senza precedenti al governo e al presidente del Consiglio - ha detto - gli argomenti sono sempre gli stessi: mandare a casa governo e Pdl. Tutto ciò che sta accadendo adesso è più insidioso del tema originale e brutale, cioè Berlusconi deve andare a casa. Come se questa fosse la soluzione dei problemi del Paese". "Il proposito più insidioso - ha aggiunto - è dimostrare che dal 1994 il berlusconismo è una parentesi buia nella storia repubblicana e che, chiusa questa parentesi, sorti più luminose ci attendono. Loro vogliono cancellare la nostra storia, la nostra presenza politica, perché il governo torni nelle mani poco solide di chi ha governato senza il consenso degli italiani". "Difenderemo Berlusconi, il governo e la nostra storia - ha aggiunto Alfano - che è una storia di governo di stabilità di gente che ha creduto nelle riforme, di gente che crede che il Paese meriti un destino migliore di quello che qualcuno vorrebbe. Intendiamo arrivare al 2013. Quando ci sono stati loro hanno dato al paese instabilità senza dare le riforme". "Hanno fatto governare Prodi per un anno - ha ricordato - poi hanno fatto governare D'Alema, poi il D'Alema bis e poi Rutelli. Dobbiamo difendere la democrazia trasparente, ciascuno di noi quando vota una coalizione, un governo, sa che chi vince governa e chi perde fa l'opposizione. Vi sembra un risultato da poco quella della democrazia trasparente? E' un risultato che ha nome e cognome: Silvio Berlusconi".