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Il Terzo Polo? In Molise si fa in tre

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Gianfranco Fini

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Ognuno per conto suo. Alla faccia delle riunioni, degli accordi e delle alleanze strette in Parlamento. Alle elezioni regionali del 16 e 17 ottobre prossimo in Molise il Terzo Polo si è spappolato, frantumato in tre diversi filoni: l'Udc, in coerenza con il fatto di essere nell'attuale governo di centrodestra, appoggia il governatore uscente Michele Iorio; l'Api di Rutelli ha invece scelto di andare con la coalizione di centrosinistra che candida Paolo Frattura mentre Futuro e Libertà non parteciperà alle elezioni. Una decisione che testimonia ancora una volta lo stato di confusione nel quale naviga il partito di Gianfranco Fini. Il quale ha dovuto anche subire lo smacco di vedere contestata la sua indicazione. Giovedì sera, infatti, il leader di Fli, dopo una serie di riunioni, aveva deciso di appoggiare il candidato del centrosinistra. Ma ieri mattina il coordinatore regionale del partito, Quintino Pallante, a poche ore dal termine per la presentazione delle liste, si è dimesso in dissenso su quella scelta. I dirigenti locali, infatti, erano tutti schierati con il presidente uscente e da tempo avevano deciso di allearsi con il Pdl. Posizione difficile però da digerire per chi, a Roma, ha fatto dell'antiberlusconismo una bandiera. E quando è arrivato l'ordine di Gianfranco Fini di appoggiare il centrosinistra, il capogruppo alla Regione e il coordinatore regionale di Isernia si sono piegati alla «ragion di stato». Non però Quintino Pallante che ha sbattuto la porta e se ne è andato: «Ho rimesso il mio ruolo di coordinatore al presidente Fini insieme all'uso del simbolo – ha spiegato – non sono un uomo per tutte le stagioni, non posso passare al centrosinistra. Così come non mi sono scomposto quando Berlusconi mi tolse il posto da parlamentare così non mi scompongo ora» Dentro Futuro e Libertà però la tensione è rimasta altissima fino a quando Italo Bocchino, con un comunicato, ha annunciato che Fli in Molise non schiererà alcuna lista. Elencando una serie di motivazioni che sanciscono, di fatto, l'impossibilità di governare il partito. «La volontà di Futuro e Libertà di rappresentare un'alternativa tanto al berlusconismo quanto alle sinistre – scrive il vicepresidente del partito – impone scelte nette anche nelle imminenti elezioni regionali in Molise». Bocchino lancia però anche un atto di accusa agli alleati: «Il Terzo Polo non presenterà, con nostro rammarico, una propria candidatura alla presidenza in quanto Udc e Api hanno da tempo deciso di sostenere il primo il presidente Iorio e il secondo il consigliere del centrosinistra Frattura». «In Futuro e Libertà – prosegue – esiste un'analoga inconciliabile diversità di valutazione tra il consigliere regionale di Campobasso e coordinatore regionale Quintino Pallante, e il consigliere regionale di Isernia Tony Incollingo; inoltre l'Ufficio politico nazionale di Futuro e Libertà ha ritenuto non sussistano le basi, visto il fallimento del suo governo, per sostenere Iorio e parimenti non siano emerse le condizioni politiche per considerare la candidatura di Frattura come espressione di una trasversale volontà di rinnovamento, e non solo come indicazione del centrosinistra». Così, «anche per la particolarità della regione non è stata individuata una personalità che fosse credibile quale candidato del solo Futuro e Libertà alla presidenza». Di qui la decisione di non presentare né candidato né lista con simbolo alle regionali.

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