Quelle ragazze sull'aereo di Stato
Un po' gatto, un po' volpe. Il ritratto delle furbizie di Gianpaolo Tarantini avrebbe intrigato perfino Carlo Collodi. Dalle intercettazioni delle telefonate dell'imprenditore barese emerge in pieno la scaltrezza nel conoscere Silvio Berlusconi al matrimonio della comune amica Elvira Savino, attuale deputato del Pdl; il manierismo nel gestire i rapporti con le ragazze escort (l'ossessione di Gianpi è la loro «disponibilità» con il presidente); le doti da affabulatore nel lusingare Manuela Arcuri per la fantomatica e mai realizzata «serata a tre» con il Cavaliere e Francesca Lana, e la spregiudicatezza nel tessere trame per appalti con la Protezione civile e Finmeccanica, progettando di creare un sodalizio affaristico trasversale con imprenditori e avvocati di area Pd (Enrico Intini, Salvatore Totò Castellaneta e Roberto De Santis). Il primo contatto tra Gianpi e Silvio è casuale, il 19 settembre 2008. Il Cavaliere sbaglia numero e lo chiama, Tarantini coglie l'occasione e gli ricorda della cena promessa «a Roma o in Sardegna». Da lì parte la macchina organizzativa che passa dal reperimento di donne disponibili con la collaborazione di Massimiliano Verdoscia, Francesca Lana e Pierluigi "Peter" Faraone, e giunge fino ad una surreale serie di peripezie logistiche per far arrivare nelle residenze presidenziali le ospiti. Compresa quella, almeno così si legge negli atti dell'inchiesta, di far volare le ragazze sull'aereo presidenziale verso Milano (la data sarebbe quella del 26 novembre 2008). E se con Patrizia D'Addario, escort di professione, i dialoghi vanno subito al sodo, o all'onorario, con Manuela Arcuri è Francesca Lana a coadiuvare Gianpi nel sogno della «notte a tre». E la ricostruzione della telefonata tra le due soubrette rivela la concretezza che le animava. La Lana riferisce così il dialogo con l'amica: «Se tu non glielo spieghi a Manuela, lei pensa che fa la furba, che per telefono chiede i favori e lui (Berlusconi ndr) li fa e neanche gliela dà. (...) Io due volte sono rimasta lì a dormire... (...) lei mi ha detto "io da sola lo chiamo... gli dico quello che voglio fare... poi se ne parla quando ci andrò..."». Secondo l'aica, la Arcuri sarebbe stata disposta a trascorrere una notte col premier non prima di aver ottenuto la selezione del fratello Sergio nel cast di una fiction. Precisa Francesca Lana: «Manuela dice che se non vede sto cammello... "io fin quando non ho una certezza che quello che voglio accada non faccio niente per lui..."». La serata non si farà mai, come rimarrà un miraggio la millantata conduzione di Sanremo. Secondo la Finanza, per il fratello, richiamò il premier e disse a Tarantini: «che se il presidente le avesse fatto il favore richiesto sarebbe stato da lei ben ricompensato» alludendo - annota la Finanza - «alla prestazione sessuale richiesta». Il 17 ottobre 2008 il premier, al telefono con Gianpi: «Guarda che le ragazze hanno tutto per pagarsi..sono foraggiatissime». Un modo di dire che, secondo la Guardia di Finanza, allude al fatto che «era stato dato loro il necessario». Con Marystell Polanco il 26 novembre 2008 il Cav scherza: «Vedi Marystell io a tempo perso faccio il primo ministro e quindi me ne succedono di tutti i colori».