Pdl: "Negato a Berlusconi il diritto alla difesa"
Il Pdl torna a chiedere per la terza volta che il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma mandi gli ispettori alla Procura di Napoli. In una nuova interrogazione, firmata da 10 deputati del Pdl tra cui Maurizio Paniz, Luigi Vitali e Francesco Paolo Sisto, si chiede che a Berlusconi venga riconosciuto il diritto alla difesa nell'inchiesta Lavitola-Tarantini. Che invece gli "è stato negato". E si dice che su tale vicenda giudiziaria gli ultimi accadimenti lanciano "una luce non rassicurante sul procedimento con effetti politici gravissimi". IL COLLEGAMENTO CON IL CASO RUBY Se la Procura di Napoli ha riconosciuto che tra l'inchiesta Lavitola-Tarantini e il processo Ruby ci sia un collegamento, non si può accettare che a Berlusconi venga negato il diritto di essere accompagnato dai propri legali in quanto ascoltato solo in qualità di "persona informata dei fatti". Nel documento firmato da tutti i componenti della commissione Giustizia della Camera del Pdl, si raccontano in sequenza i fatti. Prima si ricorda come sia stata notificata dalla Procura di Napoli una citazione al presidente del Consiglio a comparire in qualità di persona informata dei fatti nell'ambito dell'inchiesta. Poi si evidenzia come il Gip napoletano, in un'ordinanza di custodia cautelare emessa nell'ambito dello stesso procedimento, abbia riconosciuto come "fatti indubbiamente collegati alla vicenda giudiziaria campana", quelli riguardanti sempre Berlusconi nel processo Ruby. E tale collegamento, osservano i 10 deputati, è stato poi riconosciuto dal Gip anche con riferimento al procedimento pendente a Bari. "Quindi - si prosegue - se esiste davvero questo collegamento tra i vari fatti delle inchieste, questo rende automatico e doveroso che al premier venga riconosciuto il "diritto alla difesa" (come previsto dagli art. 363 e 210 codice di procedura penale)". "DIRITTO ALLA DIFESA NEGATO" Tale diritto, invece, denunciano gli interroganti, gli "è stato negato dalla scelta della Procura di Napoli di citare Berlusconi come semplice persona informata dei fatti". Mentre al Cavaliere, insistono, "deve essere garantita la presenza del difensore con ogni conseguente facoltà". Per tutti questi motivi, i parlamentari del Pdl tornano a chiedere per la terza volta che il Guardasigilli mandi subito gli ispettori a Napoli per fare luce sulla vicenda. "C'è una situazione di abuso delle regole, non si può andare avanti cosi'", ha sottolineato Maurizio Paniz, uno dei firmatari del testo. "Le regole vanno rispettate e una volta per tutte le cose devono andare a posto", ha insistito.