Berlino diventa il pompiere dell'Ue
.Così mentre a Roma il vicecancelliere e ministro dell'economia tedesco, Philipp Roesler incontrando Draghi, Tremonti e Romani, promuove la manovra e spiega che l'attacco speculativo all'Italia è in realtà un attacco all'euro, la Merkel alla fine della teleconferenza con Sarkozy e Papandreou assicura che Francia e la Germania sono «convinte» che la Grecia resterà nell'Eurozona. Insomma dopo aver ringhiato contro le debolezze e le inefficienze Berlino imbocca la linea morbida nei confronti degli europartner meno rigorosi. A confermare l'appoggio alle misure di austerity, unica via secondo Berlino per uscire dalla crisi che ha colpito Eurolandia, è stato proprio Roesler, arrivato a Roma per dare un segnale di sostegno e condivisione all'impegno del governo sulla linea del rigore. Roesler ha ribadito il suo apprezzamento per la via intrapresa da Roma, sollecitando ad «andare avanti» su questa strada senza sbavature, «tutti uniti» a livello europeo. «L'economia italiana è veramente molto forte, - ha sottolineato il ministro liberaldemocratico - e ha una solida base industriale che l'accomuna alla Germania». Per questo «l'attacco dei mercati contro l'Italia equivale a un attacco a tutta la zona euro». Dopo un primo incontro con Romani, incentrato, oltre che sulla stabilità della zona euro, anche sulle problematiche energetiche di più stretta competenza dello Sviluppo economico, Roesler ha fatto tappa in Banca d'Italia e al Tesoro per un incontro, di una quarantina di minuti, con Tremonti. Una visita di cortesia arrivata però proprio a pochi minuti dall'ennesimo secco no all'ipotesi eurobond, caldeggiata in Europa dal titolare di Via XX Settembre. Di fronte alle dichiarazioni del presidente della Commissione europea, Josè Barroso, pronto a presentare opzioni per l'introduzione dei titoli europei, Roesler non ha infatti avuto esitazioni, ribadendo l'irremovibile posizione tedesca con un «espresso no». Per cercare di rasserenare il clima, Merkel e Sarkozy intanto hanno chiamato Atene: «Il suo avvenire è nell'Eurozona, hanno assicurato all'esecutivo ellenico». E in cambio del sostegno Papandreou si è impegnato a centrare gli obiettivi di bilancio e a rispettare tutti i dettami della Ue. Per dare un segnale di solerzia, il premier ha convocato d'urgenza il governo per studiare nuove misure tra cui un piano di fusione degli enti pubblici e la creazione di una griglia unica per i salari degli statali. Una giornata che si è chiusa sotto i migliori auspici visto che ere iniziata con il declassamento delle banche francesi Sociètè Generale e Credit Agricole da parte di Moody's. La stessa agenzia che nei prossimi giorni potrebbe abbassare il voto anche all'Italia.