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Manovra, Berlusconi: sarà approvata Barroso: fare presto

Il presidente della Commissione Ue Barroso (S) e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

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{{IMG_SX}}Berlusconi va in Europa a "spiegare" la manovra e incassa un placet in una giornata di tensione sui mercati, contrassegnata anche dal "colpo di scena" dei cinesi che manifestano interesse all'acquisto di bond e asset italiani. Con un gesto di cortesia e una modifica non prevista dal cerimoniale, Herman Van Rompuy scende a stringere calorosamente la mano a Silvio Berlusconi davanti ai fotografi, che fa attendere una frazione di secondo il presidente del Consiglio Ue nell'atrio del Justus Lipsius mentre dice che sulla manovra "sono assolutamente tranquillo". Certo, lamenta, "ci sono state delle dichiarazioni delle opposizioni differenti dai fatti e dalla realtà che ci costringono a rassicurare le istituzioni europee". Dopo il colloquio del premier con Rompuy, di circa mezz'ora, Berlusconi si guarda bene dal fermarsi a rispondere a domande sulle polemiche che stanno in queste ore accompagnando la visita lampo in Europa, definita "necessaria" dal Cavaliere al punto da non poter incontrare oggi i pm napoletani che vogliono interrogarlo sull'affaire Lavitola-Tarantini. Berlusconi incassa la buona pagella di Van Rompuy, che si felicita per la "manovra ambiziosa", che certo ora andrà applicata, e parla di passi "importanti per l'Italia e quindi per l'Europa e di un progetto di riforma che va nella giusta direzione". Il Cav vola a Strasburgo dal presidente della Commissione Barroso e il presidente dell'Europarlamento, Jerzy Buzek. Prima però Berlusconi denuncia di fronte all'Europa una opposizione che trama alle sue spalle danneggiando il Paese, con un comportamento addirittura schizofrenico. "In Italia in questo momento ci troviamo di fronte ad un paradosso - denuncia Berlusconi mentre Van Rompuy abbassa lo sguardo - perché l'opposizione pur condividendo con la maggioranza la volontà del pareggio di bilancio per il 2013, che oggi qui confermo, e quella di inserire in Costituzione l'obbligo del pareggio del deficit, critica la manovra con un unico desiderio: dare una spallata al governo, senza rendersi conto che così darebbero una spallata all'Italia e con la chiara intenzione di rovinare l'immagine del presidente del Consiglio e rovinando così l'immagine del Paese". E questo nonostante il governo "con il buon senso del buon padre di famiglia", avesse accolto ogni proposta, anche quelle degli avversari politici. La manovra sarà approvata domani alla Camera con il voto di fiducia, Berlusconi se ne va convinto di aver dato un "segnale importante". Ma soprattutto convinto di aver chiarito che la determinazione a centrare l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013 è totale. Così come è forte sia la volontà di inserire in Costituzione l'obbligo di azzeramento del deficit che la convinzione di aver fatto il possibile arrivando addirittura ad avere "saldi migliorati nel passaggio parlamentare e una correzione più ampia di quella approvata nel programma di stabilità del Consiglio europeo di giugno. "Non c'è stata nessuna retromarcia nella approvazione della manovra - assicura il premier a Van Rompuy - ed è l'opposizione a diffamare il governo raccontando di ritardi e incertezze". Berlusconi chiede all'Europa di aiutare i governi nazionali a uscire dalla crisi anche grazie a misure strutturali, come la riforma delle pensioni. "Ogni governo - spiega Berlusconi - si trova in difficoltà perché aumentando l'età per andare in pensione perde voti. Ma se dall'Europa arriva una chiara indicazione in tale senso, i governi sono felici di poter dire che sono obbligati in tal senso". Berlusconi lascia Bruxelles dopo aver promesso a Van Rampuy nuove misure su fisco e crescita, che il presidente del Consiglio Ue definisce "essenziali per dare fiducia ai mercati". E vola a Strasburgo, preceduto dalle contestazioni dell'opposizione italiana ed europea sulla scelta di andare a spiegare la manovra in Europa proprio nel giorno in cui i pm napoletani (che oggi indicano un nuovo calendario), avevano deciso di sentirlo. Per Barroso è essenziale fare presto: al termine del suo incontro con Silvio Berlusconi, il Presidente della Commissione Ue ha esortato l'Italia ad approvare rapidamente la manovra che ha considerato di "fondamentale importanza" per rassicurare i mercati. "L'applicazione rapida, efficace e rigorosa (delle misure proposte) è assolutamente essenziale" si legge in una nota pubblicata da Barroso al termine dell'incontro con Berlusconi svoltosi oggi al Parlamento europeo a Strasburgo. Barroso ha definito la manovra "di fondamentale importanza per assicurare la fiducia nell'Italia e nell'Eurozona". Inoltre Barroso ha definito "un segnale importante" l'impegno del governo italiano a raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013. "Le ultime misure, che il primo ministro mi ha spiegato in dettaglio, sono concepite per rimettere l'Italia sulla strada per raggiungere questo obiettivo," ha aggiunto Barroso. Il presidente della Commissione ha anche accolto con favore le proposte di introduzione nella Costituzione di norme anti-deficit e della riforma amministrativa che prevede l'abolizione delle province. "Spero che sia possibile raggiungere un ampio consenso politico in favore di queste proposte di riforma," ha commentato Barroso.

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