Arresto di Milanese, la Lega voterà no
La Lega Nord voterà contro l'arresto di Marco Milanese in giunta per le Autorizzazioni della Camera. Lo ha annunciato Luca Paolini, membro leghista dell'organismo parlamentare, durante la sua dichiarazione di voto. Il Carroccio quindi cambia linea rispetto alla vicenda dell'altro deputato del Pdl, Alfonso Papa, per cui era stata avanzata una domanda di custodia cautelare in carcere: in quell'occasione il partito di Umberto Bossi votò a favore. Questa mattina la Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha ricevuto Marco Milanese, deputato del Pdl ed ex braccio destro di Tremonti per il quale i magistrati della Procura di Napoli hanno richiesto l'autorizzazione all'arresto. Si e' difeso a lungo, sereno e lucido secondo quanto riferito da chi l'ha ascoltato, sulla base di una memoria difensiva che ha presentato in aula. "Sono disposto ad accettare il processo anche subito, ma non l'arresto perche' non ci sono i presupposti per la custodia cautelare", ha detto Milanese, che ha respinto piu' volte le accuse mossegli dall'imprenditore irpino Paolo Viscione. "Ha agito per rancore personale - ha assicurato - perche' non avevo voluto appoggiare la candidatura di suo figli a sindaco di Cervinara".Quanto al sospetto che abbia passato a Viscione informazioni sulle indagine che la Guardia di Finanza aveva avviato sull'imprenditore, Milanese ha negato: "Perche' avrei dovuto dargli notizie?". E ancora: Da chi le avrei sapute?". Al deputato del Pdl sono poi stati chiesti chiarimenti sulla circostanza dell'apertura delle cassette di sicurezza, che si sospetta abbia svuotato la mattina stessa dell'arresto di Viscione: "È solo una coincidenza non significativa - ha sottolineato - dell'arresto di Viscione non sapevo nulla, lui era latitante. E se anche l'avessi saputo, perche' sarei dovuto andare proprio quel giorno? ". Non e' mancato neppure un passaggio sulla famosa casa di via dei Prefetti subaffittata al ministro Giulio Tremonti, del quale e' stato a lungo braccio destro: "Quell'appartamento l'avevo affittato molto tempo fa e siccome spesso non lo utilizzavo, ne avevo dato la disponibilità al ministro che mi pagava 1000 euro alla settimana in contanti", ha ribadito. Con Tremonti, tuttavia "ci diamo ancora del lei" ha precisato. Il voto della Giunta sul caso Milanese è atteso per domani. Il deputato, al termine dell'audizione, si è sfogato parlando di "massacro mediatico" scatenato contro di lui dalla stampa e dai magistrati. Questa mattina la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha fissato per il 22 settembre alle 12 il voto della Camera sulla richiesta di arresto a suo carico.