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Produzione Si sentono i primi effetti della trasmissione della crisi finanziaria all'economia reale.

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Cosìla produzione industriale italiana continua a deludere, a luglio fa peggio di quanto previsto, con un calo dello 0,7% su giugno, il terzo ribasso consecutivo. E comincia ad arrancare anche rispetto allo scorso anno, intaccando il terreno recuperato dopo la recessione. Infatti, la produzione si contrae anche su base annua, come non accadeva dalla fine del 2009, segnando una discesa dell'1,6%. A trascinare in basso l'attività industriale sono i beni di consumo, indice di una domanda che frena. A pesare sul calo di luglio è la performance dei beni di consumo e in particolare dei non durevoli (-7,8%), tra cui rientrano gli alimentari, i prodotti farmaceutici e soprattutto le industrie del tessili e dell'abbigliamento che registrano un vero e proprio crollo (-20%). Ma non va meglio ai cosiddetti beni durevoli, con gli autoveicoli che risultano in perdita del 16,3%. In allarme la Confindustria e i sindacati che spiegano questi dati come il segnale più evidente della crisi economica e tornano a chiedere misure per la crescita.

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