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Pdl: a Napoli indagini orientate contro il premier

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

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Le indagini condotte dalla procura di Napoli sulla presunta estorsione ai danni del premier Silvio Berlusconi per la quale sono indagati Gianpaolo Tarantini, sua moglie Nicla, e Valter Lavitola, sembrano per lo più "orientate contro il presidente del Consiglio". È quanto si legge in una nuova interrogazione depositata a Montecitorio dai deputati del Pdl Enrico Costa e Manlio Contento.   CRITICHE A LEPORE Alla base dell' interrogazione le affermazioni del Capo della procura di Napoli Giovandomenico Lepore, che aveva dichiarato:  "la memoria difensiva" del premier "non basta" e la decisione dei Pm di sollevare dal segreto professionale i difensori di un indagato (quando secondo il codice penale - art.200- questo toccherebbe al giudice) fa supporre che ci si trovi - scrivono Costa e Contento - di fronte "a una palese violazione del diritto di difesa finalizzata a raccogliere, travolgendo le regole processuali, ma in sintonia con le dichiarazioni del procuratore capo di Napoli, fatti specifici da contestare alla vittima del reato, rendendo lecito il dubbio che in concreto le indagini siano orientate contro il presidente del Consiglio".   PALMA E GLI ISPETTORI A stabilire se inviare o meno gli ispettori a Napoli sarà il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, che interverrà dopo aver ricevuto risposte scritte dalla procura generale del capoluogo campano. Il Guardasigilli, infatti, già la scorsa settimana ha avviato accertamenti preliminari su un'eventuale fuga di notizie relativa all'inchiesta. Palma avrebbe sollecitato chiarimenti sia a proposito della pubblicazione da parte dell'Espresso di intercettazioni (non ancora depositate) tra Lavitola e il premier, sia sull'articolo di Panorama che già qualche settimana fa anticipava il contenuto dell'inchiesta. Entro questa settimana, o al massimo entro martedì prossimo, Palma dovrà rispondere alla prima interpellanza urgente presentata a Montecitorio dai deputati del Pdl Enrico Costa e Manlio Contento. Se dalla procura generale di Napoli non dovessero arrivare chiarimenti esaustivi, Palma potrebbe decidere di inviare gli ispettori.  

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