Fini chiude la festa di Fli a Mirabello: "Un altro governo ma senza ribaltone"
"L'Italia ha bisogno di una svolta politica" ma "non auspichiamo nessun tipo di ribaltone": Gianfranco Fini accetta la tessera numero 1 di Fli, per cui inizia una "nuova fase", ma avverte che "Il Pdl ha vinto le elezioni e quindi ha diritto di governare". Anche se "non ci si può asserragliare nel bunker e parlare di complotti inesistenti". Soprattutto, spiega il Presidente della Camera, di fronte ad intercettazioni tanto "disgustose". Semmai, per Fini, è nel Pdl che si deve trovare una soluzione all'attuale impasse: "Ci auguriamo che nella maggioranza si esprima in pubblico quello chi si dice in privato" (il nome citato è quello di Beppe Pisanu). E si arrivi ad un "nuovo presidente del Consiglio che si dedichi solo ai problemi dell'economia". Per questo, ripete, "ci auguriamo che crescano le voci di quelli che chiedono al Presidente del consiglio di fare un passo indietro". E "se questo dovesse succedere saremmo pronti ad assumerci l'onere di una parte della scelta". Se, al contrario, "non accadrà nulla il Paese resterà nel travaglio", mentre "serve una nuova agenda per la fine della legislatura". Infatti "saranno gli italiani a consegnare lo sfratto" a Berlusconi, e le forze ad egli alternative devono farsi "trovare pronte". Nel frattempo non pare che Fini accarezzi l'idea di abbandonare lo scranno più alto di Montecitorio. Quando gli mettono in mano la prima tessera di Fli, e lui l'accetta, gli attivisti del partito lo sentono dire chiaramente: "non vi deluderò, fermo restando l'imparzialità del ruolo che ricopro". E dalla platea non manca di levarsi qualche fischio.