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Euro La moneta unica al centro dell'attacco degli speculatori ha cominciato una discesa dai massimi raggiunti la scorso settimana.

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Ieriha toccato quota 1,35. Le banche centrali asiatiche hanno cominciato a venderlo in grosse quantità sulla scorta di una parziale riapprezzamento del dollaro. La discesa osteggiata dal rigore monetario della Germania ha in realtà qualche vantaggio. Ad esempio un aumento della competitività delle merci europee sui mercati internazionali per effetto della svalutazione. La discesa dovrebbe essere meno veloce e più morbida. Quello che è certo è che un valore alto dell'euro non corrisponde più al potenziale dell'economia dell'area euro. Messa all'angolo dalla crisi dei debiti sovrani e dalla stagnazione dell'economia mondiale. La fuga dalla valuta europea è lo specchio non solo della paura per un tracollo finanziario di Atene ma anche della profonda sfiducia del mercato nei confronti della politica dell'Europa, con i leader e le maggiori istituzioni Ue che appaiono sempre più in disaccordo sulle strategie per arginare la crisi del debito sovrano.

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