Bersani: manovra ingiusta, chiede soldi a chi non li ha
{{IMG_SX}}Pier Luigi Bersani è intervenuto alla festa del Pd a Pesaro. Ha denunciato ingiustizie ed errori nella manovra economica varata dal governo, dichiarando che "Questa finanziaria non ci mette in salvo e chiede i soldi a chi non li ha ;Tutto il peso è sui ceti popolari e medi, e sull'occupazione con zero investimenti - denuncia il segretario del Pd - Se andrà bene porterà alla stagnazione ma più facilmente alla recessione, tutto questo è sbagliato, ingiusto, pericoloso, da mesi gli diciamo: ci volete ascoltare? Siamo un partito di governo". Ha poi aggiunto: "Le nostre proposte sono possibili, si può fare una manovra più forte, quando si va a disturbare il bacino elettorale del centrodestra tutto diventa impossibile, come mai?", si chiede Bersani riferendosi al contributo da chiedere ai redditi più alti, "ci sono diversi modi, ne conosciamo parecchi, se c'è da trovare altri soldi troviamoli in quel 10% di italiani che possiede il 50% della ricchezza e che sono stati messi completamente al riparo". Quest'ultima manovra non puo' metterci fuori dai guai" Pier Luigi Bersani dal palco di Pesaro rimarca: A pochi passi da noi c'è un precipizio finanziario che può destabilizzare non solo noi, ma l'Europa. Se siamo troppo grandi perché gli altri ci abbandonino, siamo anche troppo grandi perché gli altri ci salvino". Aggiunge: "Cosa fare dopo manovre, manovrine, aggiustamenti e dopo 49 voti di fiducia che hanno solo moltiplicato la sfiducia? Questa manovra da' per scontate cose che non possono succedere: non è possibile togliere 20 miliardi dall'assistenza o dalle detrazioni fiscali, poi non si mette controllo alla vera spesa corrente. Tra assistenza, detrazioni, aumento dell'Iva, taglio dei servizi, tutto il peso cade sui ceti popolari e medi". Bersani rilancia la contromanovra del Pd, incentrata sui risparmi della pubblica amministrazione e della politica, sull'imposta sui grandi patrimoni immobiliari, sulla lotta all'evasione fiscale e sul contribuito straordinario per i capitali scudati. Il segretario del Pd accusa il governo di "colpire a tradimento con l'articolo 8 l'accordo del 28 giugno, mentre bisognerebbe fare leva su quell'accordo per rimettere in moto la crescita". Bersani sfida la maggioranza su due punti. "Risparmio della pubblica amministrazione e prelievo di risorse dalla rendita, dalle ricchezze e dai patrimoni". LA RISPOSTA DI CICCHITTO "E' veramente spiacevole che Bersani giochi al tanto peggio tanto meglio. La crisi finanziaria internazionale esiste indipendentemente da Berlusconi tant'è che sta investendo molti Paesi grandi e piccoli: basti pensare che agli Usa hanno abbassato il rating". Lo afferma il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che contesta al leader del Pd un "eccesso di faziosità politica". Ha inoltre aggiunto: "E' evidente che la manovra può essere criticata per la sua composizione interna, ma dire che un intervento economico di circa 50 miliardi non serve a niente significa voler fare da sponda a quella parte dei tedeschi che sostengono che la Germania deve infischiarsene degli altri Paesi europei e dare una mano agli speculatori. Per un eccesso di faziosità politica, l'on. Bersani viene a trovarsi in una pessima compagnia".