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Penati sospeso dal Pd

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Filippo Penati

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Penati sospeso dal Pd. E' quanto è stato deciso oggi a Roma nella riunione, durata circa tre ore, del comitato di garanzia del partito, per decidere le misure da adottare nei confronti di Filippo Penati, l'ex capo della segreteria di Bersani coinvolto nell'inchiesta di Monza sulle tangenti nell'area Falck. Penati è indagato per corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti. PENATI: "ESTRANEO AI FATTI A ME CONTESTATI" "Ho fatto tutti i passi indietro doverosi, necessari a scindere nettamente la mia vicenda da quella del Pd, compresa l'autosospensione, e questo senza attendere la decisione del partito, per potermi difendere meglio ed evitare problemi e imbarazzi al Pd stesso. Ribadisco che sono estraneo ai fatti che mi sono contestati e sono certo che il corso della giustizia lo dimostrerà". Lo sostiene, in una nota, l'ex presidente della Provincia di Milano. ALL'UNANIMITA' La commissione di garanzia del Partito Democratico ha sospeso Penati "fino al completo positivo chiarimento della propria posizione giudiziaria". La decisione, ha spiegato il presidente della commissione, Luigi Berlinguer, è stata presa "all'unanimità'". Il comitato dei garanti, riunito dalle 15 e 30, ha deciso in base allo statuto e in base al codice etico del partito. Ex sindaco di Sesto ed ex presidente della Provincia di Milano, Penati aveva già comunicato la sua autosospensione dal Pd. Nel corso della riunione di oggi i garanti hanno reso esecutiva la sospensione. LA DELIBERA "La Commissione sottolinea che le disposizioni in materia, statuite dall'ordinamento del Pd, sono fra le più rigorose presenti nel panorama politico italiano ed è auspicabile che, anche al fine di garantire un corretto confronto democratico fra le forze politiche, tale rigore diventi patrimonio comune dell'insieme della politica italiana". "Alla base delle disposizioni sopra richiamate - si aggiunge - sta la convinzione profonda e costitutiva del Pd, cui Penati si è autonomamente adeguato autosospendendosi e dichiarando di voler rinunciare alla prescrizione, che quanti rivestano responsabilità pubbliche o esercitino attività politica debbano, ancora più dei comuni cittadini, mostrarsi integri e lontani da ogni forma di compromissione con l'illecito, al fine di non danneggiare con i propri comportamenti le istituzioni nelle quali operano e il partito in cui militano". "La costitutività di tali principi - prosegue la delibera - trova, inoltre, riscontro nell'impegno, da tempo assunto dalla Commissione nazionale di Garanzia, di discutere insieme con i segretari regionali e con le commissioni di Garanzia territoriali, già convocate a Pesaro per il 9 settembre, in un incontro su 'Il Pd regole e garanzie", nel quale si esaminerà lo stato di attuazione di Statuto e Codice Etico nell'intero territorio nazionale al fine di avanzare, alla prossima conferenza nazionale sul Partito, proposte con particolare riferimento al tema dell' impegno politico inteso come servizio alla società e non come carriera".

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