Berna mette un freno al super franco Dalla Banca nazionale acquisti illimitati
LaBanca nazionale svizzera (o Snb) non è nuova a interventi sul mercato monetario. Ma l'aver quantificato un cambio minimo dell'euro contro il franco, a 1,20 franchi per euro, da «perseguire con la massima determinazione» da parte di una banca centrale che si dice «pronta a comprare valuta estera in quantità illimitata» è un fulmine a ciel sereno per i mercati. Un annuncio shock, con un linguaggio mai sentito da una grande banca centrale, che dà la misura della gravità della crisi che i mercati attraversano. Fredda la reazione della Bce: «prendiamo nota della decisione presa dalla Snb sotto la propria responsabilità» «L'attuale massiccia sopravalutazione del franco - scrive la Snb in una nota - pone una viva minaccia per l'economia svizzera e comporta il rischio di sviluppi deflazionistici». Si tratta insomma di evitare una possibile recessione legata al super-franco (ne soffrono le esportazioni) e una spirale deflazionistica come quella del Giappone. Inevitabile il contraccolpo sui mercati, che dal crollo di Lehman Brothers nel 2008 hanno visto il franco apprezzarsi di un terzo: il franco è crollato dell'8,5% contro l'euro dopo l'annuncio, a 1,203, e di quasi l'8% sul dollaro a 0,848: è «l'oscillazione più forte che abbia mai visto sul mercato valutario, roba da far impallidire i tremori visti l'11 settembre», giura l'economista Jeremy Cook di World First.