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«Sono stupefatto. Abbiamo altri problemi»

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Lacoalizione vive della sua leadership ed è stato proprio Berlusconi l'uomo in grado di garantire l'unità, la coesione, la governabilità». Le parole che il segretario del Pdl pronuncia alla festa dei Popolari per l'Italia di domani prima, e a quella dell'Api poi, arrivano fino in Padania. Il commento di Roberto Calderoli riesce a rimanere all'interno del politically correct, ma rivela una certa insofferenza: «Resto stupefatto da certe dichiarazioni. Mi sembra che abbiamo altri problemi da qui al 2013. Affrontiamo e superiamo la crisi e pensiamo a governare. Queste le priorità. Al 2013 pensiamo dopo e dopo esserci arrivati», si limita a dire. Eppure, dei malumori all'interno della Lega ci sono. Calderoli e Maroni si contendono la leadership interna, non credendo - come ha fatto Alfano con il suo leader - che Umberto Bossi possa ancora guidare il Carroccio nel 2013. E, in ogni caso, era stato lo stesso Senatùr a parlare di un premier leghista alle prossime elezioni. La guerra, pur politically correct, è iniziata.

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