"Berlusconi candidato premier nel 2013"
Nel 2013 Silvio Berlusconi sarà nuovamente il candidato premier. Ne è convinto il leader del Pdl Angelino Alfano che ha risposto a una domanda nel corso della prima festa nazionale del Pid in corso a Summonte. "Stabilità e governabilità solo con Berlusconi" dice l'ex Guardasigilli. "Il Popolo della libertà - spiega Alfano - non ha bisogno di consultazioni per conoscere che è il leader del partito. Conosco molto bene il presidente del Consiglio - afferma - e questa coalizione vive della sua leadership. Silvio Berlusconi è stato l'uomo in grado di garantirne la stabilità, coalizione e governabilità. Se mi si chiede se nel 2013 sarà nuovamente candidato premier, io rispondo sì. Il Pdl - ha aggiunto - non ha bisogno di una consultazione popolare per conoscere chi è il leader. Mi sembrerebbe - ha concluso Alfano - un sacrificio organizzativo inutile". "Non c' è un partito di corrotti": per Alfano non esiste un'area politica in cui insistono i corrotti e un'altra in cui non vi sia malcostume, il primato morale non appartiene ad alcun partito politico. Il segretario nazionale del Pdl, lo ribadisce durante il suo intervento alla prima festa nazionale del Pid a Summonte. "La responsabilità penale è personale. Il bene e il male si annidano nelle singole persone. Il primato morale non appartiene alla sinistra. I corrotti sono corrotti e non c'è - ha detto Alfano - un'area che è corretta e un'altra che non lo è". Per l'ex Guardasigilli per anni la sinistra si è cullata nel dire che loro rappresentavano "la luce, la via e la strada" mentre dall'altro vi era "la corruttela e il male, ma non è così". Per Alfano occorre "creare meccanismi all'interno dei partiti" per arginare i disonesti altrimenti "intervenga la magistratura sperando - ha concluso - che lo faccia senza pregiudizi". "La legge elettorale non condiziona la stabilità dei governi" secondo il segretario nazionale del Pdl, Alfano. L'ex Guardasigilli ha però ribadito che non c'è alcuna intenzione, da parte del suo partito, di toccare l'aspetto secondo il quale "quando si vota i cittadini sanno benissimo che chi vince governa e chi perde va all'opposizione. Non vogliamo - ha detto Alfano - togliere questo diritto", sostenendo che "per le preferenze ci vogliono un sacco di soldi. Chi dà i soldi al candidato? - ha aggiunto - la risposta a questa domanda dà aspetti inquietanti. Si rischia di tornare indietro di 20-25 anni". "Faccio il segretario del Pdl e non sono stato eletto per rinnovare il partito della politica facendo cadere il mio governo". Lo ha detto Angelino Alfano ospite di un dibattito della festa nazionale dell'Api. Alfano ha risposto ad una domanda di un giornalista che gli chiedeva come verrà ristrutturata l'area moderata senza Berlusconi. "Se il mio lavoro - ha aggiunto - fosse far cadere il governo da segretario del Pdl finirei nel guinness dei primati. Invece voglio essere un elemento di stabilizzazione guardando il futuro come un orizzonte dei valori del Ppe". In un altro punto dell'intervista l'ex ministro della Giustizia ha detto, riferendosi al futuro, di "ambire a costruire una casa che unisca tutti i moderati". Quanto ad una possibile apertura all'Udc, Alfano ha escluso che il partito di Casini possa "aggiungersi al governo adesso. Loro hanno fatto una scelta per andare da soli alle elezioni del 2008".