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«Non lasceremo azzoppare il Pd»

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Faremocapire in che senso siamo diversi dal punto di vista dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e nel chiedere passi indietro se necessari a chi, ricoprendo incarichi, è oggetto di indagine ma non permetteremo di azzoppare il Pd come alternativa». Nella riunione del coordinamento del Pd, il segretario Pier Luigi Bersani, spiega così la posizione del partito rispetto alla «dolorosa» vicenda Penati. «Il popolo del Pd - sottolinea il segretario - ci chiede chiarezza ma anche di reagire di fronte a dichiarazioni, allusioni e teoremi calunniosi che vogliono dare del Pd un'immagine distorta». Il riferimento è alle parole del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. «Bersani non poteva non sapere: questo l'attacco dell'esponente Idv. «Mi irrita la sorpresa che mostrano il leader di partito di fronte ai casi Bisignani, Penati e quant'altro - spiega De Magistris - Penati era il capo della segreteria di Bersani. Bisignani l'uomo di fiducia di Gianni Letta a Palazzo Chigi. I leader sanno sempre benissimo quel che accade nel loro cerchio stretto». «Ho conosciuto Penati per anni e non ho mai avuto il sentore che potesse essere al centro di un intrigo che ora è al centro di indagini - si difende il sindaco di Torino Piero Fassino - Quand'ero segretario nazionale mi sono ben guardato dall'entrare nel merito di questioni amministrative. Avrei sbagliato a farlo», conclude.

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