Manovra, superevasori in carcere Il Cav: pareggio di bilancio nel 2013
Dopo un lungo vertice di maggioranza con il ministro Tremonti il governo ha presentato gli emendamenti alla manovra. La prima novità riguarda gli evasori: per chi infatti evade una cifra che va oltre i tre milioni di euro non sarà più possibile beneficare della sospensione della pena, prevista dall'attuale normativa. Inoltre saranno pubblicati sul Web, sui siti dei comuni, i redditi di "categorie di contribuenti o di redditi". E ancora: i maggiori proventi che arriveranno dalla Robin Hood Tax andranno a ridurre i tagli solo agli enti locali e non ai ministeri. Nella norma originaria era previsto un alleggerimento dei tagli al 50% per gli enti locali e al 50% per i dicasteri. La quarta novità fondamentale riguarda invece le società di comodo, per le quali arriva l'Ires maggiorata del 10,5%. L'aliquota si applica al reddito "imputato per trasparenza". Ai Comuni andrà il 100% dei frutti della lotta all'evasione legata agli immobili del territorio prevista nel decreto legislativo in materia di federalismo municipale. La misura sarà valida per il triennio 2012-14. Non c'è più, nella manovra, il contributo di solidarietà del 5% per i redditi sopra i 90.000 euro e del 10% per i redditi oltre i 150.000. Restano in vigore le norme precedenti alla manovra di agosto che prevedevano una misura analoga per i dipendenti del pubblico impiego e per i pensionati. La copertura delle norme antievasione fiscale inserite dal governo con l'emendamento nella manovra bis "è pari al contributo di solidarietà", ha detto il ministro. DUE DIFFERENZE BASE "Oggi il Senato ha definito i contenuti e i tempi della discussione sul decreto della manovra economica con grande efficacia e senso di responsabilità". Ad affermarlo il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, dopo aver illustrato il pacchetto di emendamenti del governo in commissione Bilancio del Senato. Secondo Tremonti "il testo coincide con quello iniziale con due sole differenze di base": il gettito della Robin tax andrà agli enti locali e il pacchetto anti-evasione coprirà il contributo di solidarietà che è stato invece cancellato. ALEMANNO NON E' CONVINTO «I nuovi testi presentati sono assolutamente non soddisfacenti e inaccettabili. Contiamo di avere ascolto anche in sede parlamentare». È quanto affermato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, uscendo dall'incontro tra la delegazione dell'Anci e il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sul tema della manovra finanziaria e dei tagli agli Enti locali. «Se non c'è la fiducia - ha affermato il primo cittadino - c'è la possibilità di costruire in Parlamento anche delle modifiche sostanziali». «L'emendamento per i piccoli Comuni - ha proseguito il Sindaco - così come è formulato è assolutamente inaccettabile. Abbiamo chiesto lo stralcio, ma questo nuovo emendamento è persino peggiore del testo originario». «L'incontro è stato senza dubbio molto positivo - ha commentato ancora Alemanno -: l'Anci si rivolge a tutti i gruppi di maggioranza e opposizione, denunciando una situazione drammatica e facendo appello affinchè venga rivista la manovra e venga dato respiro agli Enti locali». BOCCHINO BOCCIA LA MANOVRA La manovra finanziaria presentata dal governo e ritoccata anche nelle scorse ore «cambia ogni giorno: vedremo quale sarà quella definitiva», tuttavia «tutte le proposte presentate non riescono a garantire la crescita». È quanto ha affermato, arrivando a Mirabello per la trentesima edizione della festa tricolore il vice presidente di Futuro e libertà, Italo Bocchino. Le proposte, ha proseguito, «colpiscono solo ed esclusivamente chi già paga le tasse. Il carcere per chi evade più di 3 milioni di euro - ha aggiunto Bocchino - significa non occuparsi di quell'evasione diffusa che riguarda tanti contribuenti che sottraggono i propri soldi al fisco». L'attuale manovra, ha puntualizzato ancora il numero due di Fli «non basta ad aggiustare i conti pubblici italiani. Non interviene, soprattutto, per tagliare la spesa pubblica ma, come al solito, aumenta le tasse». In aggiunta, ha sottolineato nuovamente Bocchino, «i conti non tornano, mancano almeno 5-6 miliardi di euro ai saldi finali. Sicuramente - ha concluso - il giudizio dei mercati e dell'Europa sarà ancora una volta negativo». LA POSIZIONE DI CONFINDUSTRIA "A quasi un mese di distanza dal monito della Bce, la manovra che si sta faticosamente profilando appare debole e inadeguata. Alcune componenti della manovra non sono valutabili e non c'è quindi la necessaria certezza sui saldi". E' quanto afferma Confindustria al termine del consiglio direttivo. Secondo Confindustria "mancano le misure strutturali. La manovra è squilibrata sulle entrate e non contiene misure adeguate per la crescita. Rinvia fine die i tagli ai costi della politica e degli apparati amministrativi". BERLUSCONI RASSICURA «L'Italia rispetterà i saldi di bilancio previsti» nella manovra «che porteranno al pareggio di bilancio nel 2013 come previsto dagli impegni europei». A dichiararlo è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di alcuni incontri informali con il presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il cancelliere tedesco Angela Merkel. "OPPOSIZIONE CRIMINALE" Le critiche alla manovra in discussione in Italia da parte della stampa e dell'opposizione sono "criminali e anti-italiane": lo ha dichiarato da Parigi il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Purtroppo", ha affermato al termine della conferenza sulla Libia, "noi disponiamo di una stampa di sinistra e di un'opposizione di sinistra anti-italiane che accusano questo governo quando sta lavorando per una manovra che sia la meno pesante possibile e la migliore possibile e si e' dichiarato aperto ad accogliere le idee degli altri". Proprio le critiche di stampa ed opposizione, secondo il premier, "impressionano negativamente e preoccupano i mercati e i nostri amici europei. Ho rassicurato tutti loro - ha proseguito Berlusconi - che raggiungeremo il pareggio di bilancio nel 2013 e che il Parlamento dara' la sua approvazione alla manovra i cui saldi non saranno toccati". BERSANI REPLICA «Non ho più parole, bisogna che Berlusconi vada a casa e ci sia un'altra soluzione perchè siamo alla totale irresponsabilità e alla totale incomprensione della drammaticità del momento». Lo ha detto, replicando alle accuse del premier all'opposizione (criminale e anti-italiana) il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. «Noi - aggiunge - diremo agli italiani la cosa di cui siamo più convinti: non si può più andare avanti con un governo così che non è in grado di guidare la barca in questa bufera. Vedremo in Parlamento che si può fare per correggere la manovra ma il problema è che il giorno dopo siamo daccapo. Diciamo questo - conclude Bersani - non per egoismo di opposizione ma per preoccupazione verso l'Italia».