Ridurre le spese superflue, come telefono, palestra e cene al ristorante, oppure correre il rischio di perdere la casa quando i tassi d'interesse torneranno a salire.
Ovverol'istituto che dal 2010 si occupa della gestione di alcuni istituti di credito nazionalizzati durante la Grande Crisi. L'operazione responsabilità, rivela il Daily Mail, partirà nelle prossime settimane. Fonti interne all'UKAR hanno infatti ammesso di aver condotto controlli segreti per individuare i profili più a rischio tra chi ha contratto un mutuo con gli istituti di credito Bradford&Bingley e Northern Rock. Una mossa che vuole tutelare gli interessi della collettività visto che lo Stato ha speso 48 miliardi di sterline per salvare le due banche - e ora, di fatto, è responsabile per i loro bilanci. «A queste persone - ha detto al Daily Telegraph un portavoce dell'UKAR - chiederemo d'illustrarci le loro spese così da poter consigliar loro come meglio gestire le loro finanze e non restare indietro coi pagamenti». I tassi d'interesse sono infatti al minimo storico - 0,5% - ma prima o poi torneranno a salire e questo significa un netto aumento delle rate mensili e quindi la necessità di un esborso superiore mettendo a rischio di risaprmi. «Certe persone non ce la faranno quando i tassi saliranno ma per altri esistono dei rimedi», ha commentato Richard Banks, ad dell'UKAR. «Devono capire qual è la loro esposizione maggiore. Non è l'abbonamento a Sky e l'ultimo cellulare. È il mutuo». Melanie Bien, consulente indipendente di Private Finance, ha però definito i controlli come «senza precedenti». «Non ho mai sentito di banche che fanno controlli a clienti il cui mutuo è stato già approvato. È uno scandalo». Tra l'altro gli esperti sottolineano che gli istituti, prima di condurre un controllo creditizio sui clienti, dovrebbero sempre chiedere la loro autorizzazione. A mali estremi, sembra di capire, si reagisce solo con estremi rimedi. Gli anni di vacche grasse potrebbero infatti essere ormai agli sgoccioli. Stando a un rapporto compilato dalla ONG Crisis e visto in anteprima dal Guardian, la combinazione letale tra ripresa assente, tagli alla spesa pubblica, in particolare al welfare, e mancanza di alloggi sociali rischia nei prossimi anni di creare un'ondata di senzatetto. E non solo tra le fila più povere della società ma anche nella prima fascia di quelle famiglie considerate middle-class. «Ogni riduzione ulteriore delle rete di sicurezza dello stato sociale - recita il rapporto - rende più probabile lo scenario di senzatetto nella classe media».