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Mutui e prestiti a precari e studenti

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Adisposizione, in totale, 120 milioni di euro. E oggi partono anche gli spot tv e, a seguire, su radio e internet. «Sono finalmente operativi i 3 fondi che fanno parte del pacchetto "Diritto al futuro"», una serie di iniziative rivolte alle giovani generazioni, ha sottolineato il ministro Giorgia Meloni, e che partono da un principio di fondo: «La volontà di combattere le discriminazioni». E non parlare più solo di «fuga di cervelli, bamboccioni e caste», ha aggiunto Meloni, che ha citato anche l'esempio del presidente Usa: «Obama ha completato l'università accedendo ad uno strumento tipo il prestito d'onore». I fondi, ha spiegato, sono ad esaurimento. Si tratta di «programmi intelligenti che giocano sul piano delle garanzie», ha evidenziato il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, sottolineando che «l'adesione delle banche, stante il periodo estivo, è già buona: siamo al 40%. Contiamo di ampliarla». Mutui prima casa a tassi favorevoli per precari. Per i precari, con contratti non a tempo indeterminato, sarà più facile ottenere un mutuo per l'acquisto della prima casa, a condizioni di favore. Il fondo è di 50 milioni di euro. La copertura arriva a 75 mila euro. Possono accedervi coppie under 35 sposate o single con figli, con reddito complessivo fino a 35 mila euro (di cui più della metà deve derivare da un contratto di lavoro precario). Si potrà scegliere una casa fino a 90 metri quadrati. Prestiti per studenti, sino a 25 mila euro in 5 anni. Per studiare all'università, apprendere una lingua straniera o fare un master o un dottorato gli studenti (dai 18 sino ai 40 anni) potranno fare richiesta di un finanziamento agevolato sino a 25 mila euro, che sarà erogato in rate da 3 a 5 mila euro l'anno. La copertura del fondo (19 milioni) è del 70%. Il rimborso potrà avvenire con un piano di ammortamento anche di 15 anni e comunque dopo 30 mesi dall'ultima rata del finanziamento. Posto fisso per mamme e papà under 35. Arriva una dote di 5 mila euro, destinata al datore di lavoro, per incentivare le assunzioni di giovani genitori disoccupati o precari e - sottolinea l'intesa - per combattere il «fenomeno dilagante» dell'allontanamento delle giovani donne dal posto di lavoro dopo la maternità. Il fondo è di 51 milioni ed è gestito dall'Inps (gli altri due sono gestiti dalla Consap). «È un servizio fruibile senza burocrazia», ha sottolineato il presidente dell'Istituto, Antonio Mastrapasqua: «La possibilità di accesso è totalmente telematica; entro il giorno successivo alla domanda liberiamo l'incentivo, il controllo lo facciamo ex post». L'assunzione deve essere a tempo indeterminato, anche part time; 5 al massimo i bonus al singolo datore di lavoro.

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