Manovra, intervento sulle pensioni Salta la supertassa. Via le Province
Si è concluso dopo circa sette ore il vertice di maggioranza ad Arcore con Silvio Berlusconi e Umberto Bossi per trovare un accordo sulle modifiche alla manovra finanziaria. Diverse auto hanno lasciato villa San Martino con Fabrizio Cichitto, Maurizio Gasparri, Roberto Maroni e Giancarlo Giorgetti. Nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni anche se Gasparri dall'auto ha fatto segno di "ok" col pollice sollevato. Nessuna modifica all'Iva, soppressione di tutte le province e dimezzamento del numero dei parlamentari per via costituzionale. È quanto si sarebbe stabilito nel corso del vertice di maggioranza ad Arcore. Decisa l'abolizione del contributo di solidarietà che sarà sostituito con un intervento sulle pensioni. Le pensioni verranno calcolate in base "agli effettivi anni di lavoro", escludendo quindi dal calcolo dell'anzianità gli anni relativi all'Università e al servizio militare obbligatorio, che manterranno invece la loro validità relativamente al calcolo della pensione. L'aumento dell'imposta sul valore aggiunto sarà prevista invece nella delega fiscale. Il contributo di solidarietà sui redditi più alti sarà cancellato dalla manovra, ma resterà in vigore solo per i redditi dei parlamentari. Non una patrimoniale anti evasione come avrebbe voluto la Lega, ma comunque una stretta sulla società "di comodo" cui vengono intestati beni di lusso come yacht, elicotteri, aerei o macchine di alta gamma, per eludere il fisco è stata decisa dal vertice di maggioranza di Arcore sulla manovra. Decisa anche la riduzione dei vantaggi fiscali per le società cooperative. Salvi i piccoli Comuni, dimezzati i tagli agli enti locali, che avranno maggiori poteri per la lotta all'evasione e la possibilità di trattenere le maggiori entrate. L'articolo della manovra che disponeva l'accorpamento dei piccoli Comuni sarà dunque sostituito con un nuovo testo che preveda "l'obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall'anno 2013 nonché il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri". L'impatto della manovra per Comuni, Province, Regioni e Regioni a statuto speciale viene "sostanzialmente dimezzato", spiega una fonte presente all'incontro. E agli enti territoriali saranno attribuiti maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all'evasione fiscale "con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate." Dopo il vertice di maggioranza sulla manovra correttiva del governo, il leader della Lega, Umberto Bossi, ha lasciato in auto Villa San Martino, quartier generale del premier Silvio Berlusconi, uscendo da un cancello laterale. Il segretario federale del Carroccio ha evitato così i giornalisti e gli operatori tv che lo aspettavano di fronte allo stesso cancello in cui era entrato intorno alle 11 di questa mattina. "Molto bene", ha commentato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. "Considero estremamente positivo il lavoro fatto in questi giorni dal Pdl, dal segretario politico Alfano e da chi al Senato e alla Camera ha responsabilità di Gruppi parlamentari", afferma il capogruppo al Senato del Pdl Maurizio Gasparri che prosegue: "l'incontro con i nostri direttivi e il dibattito che si è svolto hanno portato ad importanti innovazioni nel decreto, garantendo tempi e saldi di questa fondamentale manovra. Il Pdl ha quindi dimostrato maturità, capacità propositiva e grande senso di responsabilità. Chi voleva dare una lettura politica a questo passaggio non potrà che prenderne positivamente atto". Intanto a Milano i sindaci fanno sentire la propria voce contro i tagli ai comuni previsti dalla manovra. "Va al di là delle nostre aspettative - ha detto il presidente dell'Anci Lombardia, Attilio Fontana, commentando il numero di partecipanti alla manifestazione - Credevamo di essere 500-600 sindaci, siamo oltre duemila. Questo dimostra che siamo coesi contro la manovra". Infine c'è da registrare il severo monito del cardinal Bagnasco sulla questione morale: "La questione morale in politica, come in tutti gli altri ambiti del vivere pubblico e privato è grave e urgente e non riguarda solo le persone ma anche le strutture e gli ordinamenti". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha lasciato per un paio d'ore il vertice di Villa San Martino per partecipare ad un incontro programmato in Prefettura a Milano con una delegazione dell'Anci. I vertici di Pdl e Lega sono riuniti nella residenza di Silvio Berlusconi da questa mattina alle 11. Secondo le prime voci, sembra che un'intesa sia stata trovata sull'Iva e sulla supertassa. Ci sarebbe anche un'apertura del governoa stralciare dal testo della manovra la norma che riguarda i piccoli comuni e a rivedere i tagli agli enti locali. È questo il segnale recapitato all'Anci e ai principali sindaci dallo stesso Maroni nel corso del faccia a faccia in prefettura. "Maroni ci ha riferito che il governo è intenzionato a fare alcune modifiche ed è orientato a stralciare le norme sui piccoli comuni e a dimezzare o togliere i tagli ai comuni", ha riferito all'uscita il vicepresidente dell'Anci, Graziano Delrio. Maroni, ha sottolineato il sindaco di Reggio Emilia, si è mostrato molto disponibile ma non ha potuto garantire sulle misure e sull'esito dell'incontro tra i vertici della maggioranza sulla manovra in corso ad Arcore. "Non basta ridurre l'impatto di questa manovra ma bisogna rivederla profondamente, anzi azzerarla, perché altrimenti non siamo nelle condizioni di sostenibilità economica per garantire i servizi ai cittadini", ha affermato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al termine dell'incontro con Maroni, sottolineando che questa manovra "è la terza che colpisce i Comuni e tutti gli enti locali. Ci aspettiamo - ha proseguito - che il ministro Maroni porti questa nostra indicazione molto ferma a tutto il governo e finché non ci saranno risposte serie la mobilitazione continua". È prevista intanto per domani a Roma una nuova riunione del direttivo dell'Associazione Nazionale dei Comuni, che ha deciso uno stato di mobilitazione permanente fino a quando non ci saranno risposte soddisfacenti sui tagli agli enti locali previsti in manovra. Si parla di una"mobilitazione continua finché non ci saranno risposte chiare", hanno detto i sindaci. "Ci aspettiamo che Maroni - ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - porti le nostre rivendicazioni al governo".