Il Fmi taglia le stime di crescita dell'Italia e dell'economia globale
Peri mesi a venire le previsioni non sono rosee: i rischi al ribasso per la crescita sono in aumento. E anche in Italia dobbiamo prepararci a un futuro di crescita sempre più bassa, che non riuscirà a raggiungere neppure l'1% (0,8% nel 2011, 0,7% nel 2012). Il Fondo Monetario Internazionale (nella foto il direttore generale Christine Lagarde) dà una sforbiciata alle proprie previsioni. E lo fa in maniera un po' generalizzata, lasciando invariate solo le stime per il blocco dei paesi emergenti e in via di sviluppo. Nella bozza del World Economic Outlook il Fmi individua i principali problemi negli Stati Uniti e nell'Eurozona. Se gli Usa sono il paese che ha subisce il maggior taglio delle stime (1,6% nel 2011 e al 2% nel 2012, un punto in meno) anche in Eurolandia la ripresa è fiacca. Quest'anno il Pil si fermerà al +1,9%, (0,1 punti in meno), mentre per il 2012 la revisione al ribasso è di 0,3 punti al +1,4%.