«Tremonti deve abituarsi a dialogare con il Pdl»
MassimoCorsaro, deputato Pdl, segretario della commissione Bilancio della Camera, non ha dubbi. Onorevole Corsaro, crede anche lei come Maroni che il vertice tra Berlusconi e Bossi di lunedì sarà risolutivo? «Vede, sia il Pdl che la Lega stanno impiegando queste ore per presentare le proprie istanze. Lunedì sarà il momento opportuno per fare la sintesi. La manovra presenta già delle certezze: il saldo di 45,5 miliardi che non può essere cambiato e la necessità di essere portata a casa con tempestività. A parte questo, anche se magari alcune richieste verranno rinviate ad altri provvedimenti, la soluzione politica tra noi e la Lega ci sarà sicuramente». Molte proposte di modifica vengono proprio dall'interno del Pdl. Tremonti sembra non apprezzare... «Tremonti non è abituato. Per i primi due anni e mezzo di legislatura, il Pdl ha preferito essere il portatore d'acqua del governo, tanto da confondere di fatto le sue posizioni con quelle dell'esecutivo. Da quando, con la nomina di Alfano, il partito si è voluto dare una ossatura precisa, ha optato per avere una certa autonomia di pensiero». Il ministro dell'Economia dovrà abituarsi... «Da che mondo è mondo, un governo in quanto tale deve mettere insieme le istanze dei partiti che compongono la coalizione di maggioranza. È assolutamente normale. L'anomalia, semmai, esisteva prima. Giulio si abituerà». Dobbiamo temere l'arrivo di altre lettere da Francoforte? «Francoforte per ora ha tutta una serie di problemi. La borsa più ballerina, in queste ore, è proprio quella tedesca. C'è bisogno di senso di responsabilità da parte di tutti. Il governo italiano è stato il primo a varare la manovra per rispondere all'accelerazione della fase speculativa. Nessuno può rimproverarci mancanza di responsabilità o ritardo di azione». Qual è la sua personale ricetta anti-crisi? «Io credo sia necessario abolire il contributo di solidarietà. Per arrivare alla quadratura del cerchio servono interventi strutturali, non misure una tantum. Ecco perché dobbiamo intanto intervenire sull'età pensionabile». E i niet della Lega? «Chi dice che vogliamo diminuire le pensioni racconta solo bugie per raccogliere la facile simpatia degli elettori. Non verrà toccato un centesimo né di quelle esistente né di quelle future». E poi? «Poi io credo sia necessario aumentare l'iva di un punto percentuale. Avremmo la possibilità di recuperare risorse importante e l'effetto sui consumi sarebbe pressoché inesistente. Sono queste le misure venute fuori dal tavolo di lavoro del Pdl». Berlusconi è d'accordo? «Credo che siano misure totalmente sovrapponibili alla sensibilità del presidente del Consiglio». Na. Pie.