Addio alla Lia, fondo sovrano da 70 miliardi
Lasocietà di gestione, uno dei veicoli creati dal regime per investire gli immensi proventi delle esportazioni di petrolio e di gas, amministra tra l'altro gli asset della Libyan Arab Foreign Investment Company (Lafico), una vecchia conoscenza della finanza italiana avendo investito sia in Fiat che in Banca di Roma-Capitalia, oltre che nella Juventus e nella Olcese. Il patrimonio gestito dal fondo, alimentato dalle esportazioni di petrolio, è stimato in circa 70 miliardi di dollari, il quattordicesimo nel mondo per asset in gestione. In Italia la Lia ha fatto negli ultimi anni la parte del leone negli investimenti libici in società quotate. La Lia è intestataria di quote rilevanti in società quotate italiane, che operano anche in settori delicati come quello della difesa. La Lia detiene infatti, secondo la Consob, il 2,010% di Finmeccanica. Possiede inoltre il 2,59% di Unicredit, quota cui va aggiunto il 4,613% detenuto dalla Central Bank of Libya, in parte in via diretta, in parte tramite la Libyan Foreign Bank.