Napolitano a Rimini: svolta per la crescita

Il Meeting di Comunione e liberazione ha accolto con lunghi applausi l'arrivo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla fiera di Rimini. Ad ascoltarlo, all'incontro promosso un collaborazione con l'intergruppo parlamentare, anche l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, col quale si è incontrato qualche minuto prima dell'incontro. "La presenza di Napolitano è un evento assolutamente storico" ha annunciato lo speaker nella sala più grande della kermesse di Cl. Prima dell'appuntamento, la più alta carica dello Stato ha visitato la mostra "150 anni di sussidiarietà. Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo". Il presidente del Meeting, Emilia Guarnieri, ha elogiato le parole e i richiami all'unità fatti più volte da Napolitano e l'ha omaggiato con il libro "Il senso religioso" di don Luigi Giussani fondatore del movimento. In sala sono presenti, tra gli altri, il ministro delle politiche comunitarie Anna Maria Bernini, il ceo di Intesa Sanpaolo Corrado Passera e l'ad di Enel Fulvio Conti. Interverranno all'incontro il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, e il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini. "È importante che l'Italia riesca ad avere più voce in termini propositivi e assertivi in un concerto europeo che appare da un lato troppo condizionato da iniziative unilaterali di singoli governi fuori dalle sedi collegiali e dal metodo comunitario, dall'altro troppo esitante sulla via di un'integrazione responsabile e solidale lungo la quale concorrere anche alla ridefinizione di una governance globale le cui regole valgano a stemperare le reazioni dei mercati finanziari". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo intervento al Meeting di Rimini. "Siamo immersi in un angoscioso presente - ha detto il capo dello Stato - nell'ansia del giorno dopo, in un'obbligata e concitata esigenza di risposte urgenti", "ma non troveremo vie d'uscita soddisfacenti e durevoli senza rivolgere la mente al passato e lo sguardo al futuro". "Basta approcci strumentali per affrontare la crisi economica". Nel suo intervento al meeting di Rimini Napolitano ha criticato la maggioranza che "dominata dalla preoccupazione di sostenere la validità del proprio operato, anche attraverso semplificazioni propagandistiche e comparazioni consolatorie su scala europea" di fatto ha "esitato a riconoscere la criticità della nostra situazione e la gravità effettiva delle questioni". Ma il Capo dello Stato non ha risparmiato nemmeno l'opposizione: "Ogni criticità della condizione attuale del Paese", ha detto è "stata ricondotta a omissioni e colpe del governo, della sua guida e della coalizione su cui si regge".   "Bisogna superare gli interessi settoriali - ha detto Napolitano - E' stata importante la decisione dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali di esprimere una voce comune su temi scottanti che riguardano la crisi economica in Italia". Ma, secondo il presidente della Repubblica "ci sono limiti da superare nel senso di proiettarsi pienamente oltre approcci legati a pur legittimi interessi settoriali". Dal Meeting di Rimini, il Capo dello Stato ha invitato a "portarsi tutti all'altezza dei problemi da sciogliere e delle scelte da operare". "Basta debolezze sugli evasori fiscali - ha detto Napolitano - Basta con assuefazioni nella lotta a quell'evasione fiscale di cui l'Italia ha ancora il triste primato. E' una stortura divenuta intollerabile, da colpire senza esitare ricorrendo a tutti mezzi di accertamento e di intervento possibili".