Il nodo della riforma della Previdenza è quello che più «infuoca» il dibattito nella maggioranza.
Pdl.Almeno su questo tema tutto il partito è compatto nel chiedere di modificare le pensioni. E ieri il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto ha rivolto un appello al Carroccio: «La Lega deve fare una attenta riflessione, visto che siamo tutti di fronte a scelte assai stringenti, visto che la situazione economica generale per certi versi si è addirittura aggravata e non dà certamente spazio ad un mutamento dei saldi». Lega. Il no del Carroccio sembra essere categorico: il sistema previdenziale non si tocca. In questi giorni lo hanno ripetuto più volte Umberto Bossi e il ministro Roberto Calderoli: ««È la stessa cosa dello scudo-bis,nessuno di noi ne ha mai parlato ha spiegato quest'ultimo – Le pensioni non si toccano, per la Lega non è un capriccio, ma un imperativo. Sulle pensioni ci sono stati già troppi interventi. Quando si introducono troppe modifiche si rischia di dare un messaggio di grande incertezza. In questo periodo di crisi non ce lo possiamo permettere». Montezemolo. Il leader di Italia Futura è favorevole all'innalzamento dell'età pensionabile: «Riteniamo che sia arrivato il momento di superare definitivamente istituti nati e cresciuti in un contesto socio-economico completamente diverso da quello attuale (come le anzianità o la minore età pensionabile femminile) anche per poter disporre delle risorse necessarie a costruire un welfare a misura delle donne e un sistema previdenziale aperto alle generazioni più giovani».