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A quanto pare, è stata la Bce a richiederlo espressamente al governo italiano.

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PdlSilvio Berlusconi lo difende: «Il contributo di solidarietà resta - dice il premier - si tratta di una questione di giustizia». Il Cav piazza però una stoccata a Giulio Tremonti, sostenitore del provvedimento: «In consiglio dei ministri abbiamo votato per un periodo di validità di due anni, poi qualcuno - sottolinea - ha ritenuto di allungarlo a tre». Il fronte anti-Giulio, guidato da Crosetto, però, non ci sta: «Meglio aumentare l'iva di un punto ed eliminare il contributo di solidarietà. Non serve a nulla - spiega - colpisce la parte più ricca del Paese che è anche quella capace di rimetterlo in moto». Lega Calderoli approfitta del provvedimento per attaccare i calciatori: «Non so se sia giusto o meno, ma se c'è qualcuno che deve pagarlo sono proprio loro», spiega. Udc Casini è contrario e non usa mezzi termini: «Colpisce il ceto medio, quelli che sempre pagano le tasse. È da stato cannibale». Per il leader Udc andrebbe almeno modulato in base al numero di figli. Pd Sulla scia di Casini anche alcuni ex popolari del Pd chiedono una rimodulazione in base a un quoziente familiare. Alcuni democreatici sono anche più drastici. Per Fassina «va abolito del tutto e sostituito con le risorse provenienti dall'imposta sui capitali scudati», per Bersani «lo devono pagare gli evasori». Marcegaglia Il contributo di solidarietà è una follia, bisogna cancellarlo. Meglio agire su pensioni di anzianità e Iva», questo il pensiero del presidente di Confindustria.

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