Spunta l'ipotesi di condono fiscale entro l'anno
.Per necessità e poca virtù. Ma comunque sempre in nome dell'obiettivo di fare cassa, soprattutto quella statale che di questi tempi registra la tendenza a riempirsi con difficoltà e a svuotarsi con altrettanta rapidità. Così in nome dell'emergenza i tecnici del Tesoro avrebbero già ripreso dal cassetto il dossier di un nuovo condono. In prima battuta fiscale. Ma non è escluso che si possa anche riaprire una finestra per mettersi in regola con gli abusi edilizi di minore entità. Solo ipotesi che la stroncatura della seconda edizione dello scudo per il rientro dei capitali dall'estero, arrivata ieri dal centrosinistra, potrebbe rimettere fortemente in pista. Gli effetti della manovra varata dal Governo e portata in Senato per la sua approvazione sono limitati nell'importo per il 2011. Così prima che le misure comincino a dare i loro effetti, e stante la necessità di liquidità del Tesoro che potrebbe trovarsi in una situazione di tensione per approvvigionarsi sui mercati finanziari, è necessario creare un cuscinetto di liquidità. Le botte subìte dalle Borse, in particolare da quella milanese ieri, potrebbero preludere a nuovi attacchi speculativi sui titoli dello Stato italiano. E nella parte finale dell'anno c'è un ricco calendario di aste di rifinanziamento che con spread alti potrebbero non essere più sostenibili per le finanze statali. Ecco dunque la necessità di creare prima una scorta di munizioni finanziarie sufficienti a mandare avanti la macchina dello Stato in tempi non proprio eccezionali per la finanza pubblica. Le questioni morali sull'opportunità di sanare i conti con l'Erario da parte di chi non paga le tasse potrebbero essere messe da parte di fronte all'avvitarsi violento della crisi finanziaria. Le modalità del condono potrebbero essere le stesse delle ultime edizioni. Con una penale più alta motivata dalla situazione di emergenza. Una cifra fissa secondo classi di reddito e dimensione per ogni anno fiscale intercorso dall'ultima sanatoria. Un colpo di spugna ad accertamenti fiscali per gli anni passati a fronte di un obolo versato all'Erario. Se non bastasse poi potrebbe essere preso in considerazione anche una nuovo condono edilizio. Magari limitato a piccole situazioni di abuso per evitare l'opposizione dei movimenti ambientalisti ma atteso da molte famiglie italiane per regolarizzare verande e piccoli spazi domestici modificati nell'uso.