Maroni: no tagli ai comuni e alla sicurezza

"Azzerare i tagli ai Comuni" e "nessun taglio alla sicurezza". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ieri ha rotto gli indugi e ha commentato la manovra del governo i cui riflessi sugli enti locali, in particolare sui comuni, preoccupano non poco il ministro della lega. "Penso che il Parlamento debba fare uno sforzo per garantire ai Comuni un "taglio dei tagli" previsti dalla manovra", ha auspicato Maroni nella conferenza stampa di Ferragosto, confidando in un aggiustamento durante l'iter parlamentare. "Io guardo con attenzione anche le proposte dell'opposizione", ha detto il ministro con riferimento alle proposte di un aumento dell'Iva e alla richiesta tassazione dei cosidetti capitali scudati. Proposte sulle quali si può discutere pur di alleggerire, se non del tutto azzerare, il peso sui Comuni. Sul fronte della sicurezza, il titolare del Viminale ha ribadito ieri che è un settore che non potrà sopportare tagli. "E' una richiesta specifica che ho fatto - ha detto - e sono certo che il presidente Berlusconi la terrà in debita considerazione''. Il presidente del consiglio, ha aggiunto Maroni, "deciderà con un suo provvedimento, un dpcm, su quali settori tagliare per quanto riguarda i ministeri". L'altro aspetto legato alla manovra che ha suscitato allarme anche tra i sindacati di polizia è l'annuncia della soppressione degli uffici di governo territoriale e delle questure nelle province destinate a sparire. "Il taglio delle province, previsto nella manovra del Governo porta con sè una diminuzione delle prefetture ma - ha rassicurato Maroni - non una diminuzione della presenza delle forze dell'ordine sul territorio. Anche se non ci sono le Prefetture, laddove verranno tagliate, ci sono le forze dell'ordine.