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Calderoli: doppia aliquota ai calciatori

Il ministro Roberto Calderoli

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Botta e risposta tra il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli e l'associazione calciatori sul contributo di solidarietà previsto dalla manovra aggiuntiva per i redditi sopra i 90.000 e i 150.000 euro. Dopo la presa di posizione delle società di calcio, con le parole di Adriano Galliani che ha chiarito come la tassa debba essere pagata dai calciatori stessi e non dai club, oggi Calderoli ha riservato parole durissime alla categoria: basta minacce di scioperi o ritorsioni, o sarà raddoppiata l'aliquota per i "viziati" campioni del pallone, proprio come per i politici. Pronta la replica dell'Aic, per bocca del vicepresidente Leo Grosso: "I calciatori una casta di viziati? Con tutto il rispetto per il ministro, sono stupidaggini". Grosso sottolinea che "è facile speculare sui giocatori e i loro stipendi, ma bisogna ricordare che per alcuni che guadagnano molto, tanti hanno introiti modesti e spesso non certi". Scontro sulla supertassa Sulla questione di chi dovrà pagare il contributo di solidarietà, secondo il rappresentante dei giocatori non ci sono dubbi: "Intanto dico che i calciatori sono lavoratori subordinati e devono rispettare le stesse regole. Se nel contratto c'è scritto che i compensi sono calcolati al netto, il contributo va pagato dalla società. Se invece sono calcolati al lordo, spetta al giocatore". Sulla questione si era già espresso il numero uno dell'Aic, Damiano Tommasi, ieri sera: "Ogni calciatore, sul proprio contratto, ha ben definito come devono essere corrisposti gli emolumenti (al netto delle imposte, ndr). La cosa che mi dà fastidio - ha concluso Tommasi - è il collegare questa cosa con l'inizio del campionato, mi sembra assolutamente fuori luogo".   Rivera: aspettiamo il Parlamento. "Nella Lega di cavolate ne dicono tante. Questa di Calderoli è una delle tante sciocchezze che dice la Lega. Stare a seguire quello che dicono è tempo perso»: così Gianni Rivera commenta le dichiarazioni del ministro della Semplificazione Roberto Calderoli che ha proposto di raddoppiare l'aliquota del contributo di solidarietà se i calciatori continuano a minacciare lo sciopero. L'ex golden boy del calcio italiano non si sbilancia sulle polemiche sul contributo di solidarietà previsto dalla manovra aggiunmtiva del governo. "Non si sa ancora quello che verrà fuori dal Parlamento - sottolinea Rivera, che domani compie 68 anni - parlare in anticipo non serve a nulla. In politica sono sempre le lobby più forti che vincono". Poi, tornando alla provocazione di Calderoli, aggiunge: "Speriamo che quelli che votano Lega prima o poi si sveglino e trovino un altro movimento politico cui fare riferimento".

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