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"Il cuore sanguina ma era inevitabile"

Il ministro dell'Economia Tremonti (D) e il premier Berlusconi

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Non avrebbe mai voluto «mettere le mani nelle tasche degli italiani» ma non c'era alternativa. «Il cuore sanguina», premette il premier Berlusconi, ma «la manovra era necessaria». Per questo il Cavaliere ha cercato di ricucire gli strappi fino all'ultimo, soprattutto con la Lega, che ha continuato a smarcarsi sulle pensioni. Alla fine è stata raggiunta la quadra. Non solo. Mano tesa all'opposizione: «Non ritengo necessaria la fiducia - ha detto Berlusconi - le forze di opposizione hanno dimostrato di essere assolutamente responsabili per ciò che riguarda non una situazione interna ma un'emergenza internazionale». Per lo stesso motivo all'inizio del consiglio dei ministri ha tirato le orecchie al responsabile dei Beni culturali Giancarlo Galan, che aveva annunciato che non avrebbe votato una manovra con solo tagli e patrimoniale senza misure per gli investimenti. Poi il premier ha cercato di spiegare ai cittadini il decreto che sarà discusso in Parlamento nei prossimi giorni. «Abbiamo recepito l'invito che avevamo avuto dall'istituzione della Bce ad anticipare il pareggio di bilancio previsto dalla nostra manovra per il 2014 al 2013». Il provvedimento «va nella direzione che la Bce aveva auspicato». Ancora: «Abbiamo deciso di ottemperare alle domande» che la Bce «ci poneva al fine di poter» consentire alla stessa Banca centrale europea di «giustificare davanti ad altri paesi europei la spesa dei soldi pubblici» necessaria per aiutare l'Italia, anche perché «quasi il 30% di questi soldi sono dei cittadini tedeschi». Il premier si è successivamente concentrato sui costi della politica: dopo «la domanda dell'opinione pubblica, ci sono numerosi interventi, credo anche eccessivi rispetto a ciò che sarebbe giusto ma abbiamo seguito i desiderata dei cittadini che guardano alle loro condizioni e ritengono che i politici abbiano entrate eccessive. Il numero di poltrone eliminate è importante, intorno alle 54 mila». Per quanto riguarda i Comuni «sotto i mille abitanti» è previsto che siano «gestiti solo dal sindaco». D'obbligo un sorriso al responsabile dell'Economia: «Abbiamo lavorato febbrilmente. Un ringraziamento va al ministro Giulio Tremonti e ai suoi collaboratori e a tutti gli altri ministri». Il Cavaliere ha mostrato soddisfazione anche per il taglio delle Province: «Siamo rimasti aderenti al programma elettorale che parlava di riduzione delle Province che fossero considerate inutili». Infine, Berlusconi s'è rivolto di nuovo al centrosinistra e al terzo polo: «Siamo aperti, naturalmente con misura, a modifiche, miglioramenti che possono essere proposti nella discussione parlamentare».

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