Parlamento aperto per ferie
Giovedì prossimo (11 agosto) il ministro Tremonti riferirà in Parlamento, davanti alle due Commissioni congiunte di Montecitorio e Palazzo Madama «sulle linee di intervento in base alle quali il governo intende configurare la propria iniziativa legislativa in merito all'introduzione del principio di pareggio del bilancio». Ieri mattina il premier ha scritto una lettera ai presidenti della Camera Fini e del Senato Schifani che, dopo aver parlato anche col ministro dell'Economia Tremonti, hanno informato il Capo dello Stato Napolitano. Dal canto suo il presidente della Repubblica ha seguito durante tutta la giornata l'evoluzione della situazione, dall'andamento dei mercati alle ultime decisioni politiche e parlamentari sulla crisi economica. È stato preventivamente informato di ogni passaggio dal ministro dell'Economia e dai presidenti Schifani e Fini. Insomma, una piena concordia istituzionale in un momento particolarmente difficile del Paese. Nella lettera del premier si spiegherebbero le ragioni della necessità di inserire nella Costituzione il principio del pareggio di bilancio. Ci si soffermerebbe sulla necessità della modifica dell'articolo 41 della nostra Carta e si spiegherebbe l'utilità e l'urgenza di consentire al governo, attraverso il ministro dell'Economia Tremonti, di informare le Commissioni competenti per avviare rapidamente il dibattito parlamentare. Argomenti illustrati in serata dallo stesso presidente del Consiglio nella conferenza stampa. A reggere botta ci pensa il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: «Di fronte ad un ulteriore aggravamento del quadro economico internazionale e anche alle evidenti difficoltà da parte dell'Europa di dare risposte collettive e incisive ad una crisi che pure la investe, il governo ha deciso di giocare d'anticipo su 4 punti qualificanti, alcuni riguardanti indirizzi di riforma legislativa di fondo, altri l'anticipo di un anno della manovra economica». Il deputato Pd Francesco Boccia, coordinatore delle Commissioni economiche dei Democratici alla Camera, parla di «fallimento delle comunicazioni rese alle Camere solo 48 ore fa. Oggi - aggiunge - Tremonti e Berlusconi confermano la gravità della situazione italiana e il commissariamento di fatto da parte dell'Unione europea». Netta l'Italia dei Valori: «È meglio che Berlusconi e Tremonti vadano in vacanza se le proposte per uscire dalla crisi sono quelle che hanno esposto stasera - attacca il capogruppo al Senato Felice Belisario - Auspico che la prossima conferenza stampa sia quella in cui si annunceranno le dimissioni dell'intero governo, capace solo di portare il nostro Paese sull'orlo del baratro». E se qualche parlamentare storcerà il naso per la riapertura anticipata dei Palazzi, Fini e Schifani avevano avvertito: siamo pronti a riaprire la Camera e il Senato anche a Ferragosto. Lapidario il leader della Lega Bossi: «Nessuno vada al mare, la prossima settimana si lavora». Buone «vacanze».