Crolla l'Europa, Piazza Affari -5,1%
Una giornata da incubo. E non solo per Piazza Affari. Tutta Europa è crollata mentre oltre Oceano Wall Street sprofondava. La paura della recessione amplificata dalle parole del presidente della Bce Trichet, ha contagiato tutti i listini e nel caso dell’Italia si è sommata ai problemi interni. Non solo. Gli scambi concitati hanno mandato in tilt alcuni indici, compreso quello principale di Milano bloccato per ore. Terrore e caos per una seduta che ha visto volatilizzarsi nel Vecchio Continente, 173 miliardi di euro di capitalizzazione. Per Milano c'è stato un effetto moltiplicatore di diversi fattori. Da una parte la delusione per l'assenza di misure concrete da parte del governo per sottrarre Piazza Affari alla tenaglia della speculazione. Dall'altro l'autogol della Bce sul riavvio del programma di acquisto dei titoli di Stato che non interesserà quelli italiani e spagnoli, come il mercato sperava. Infine la paura per una brusca frenata dell'economia americana. Una miscela esplosiva che ha fatto virare in picchiata Piazza Affari in balia anche di un guasto tecnico che ha bloccato per oltre due ore l'aggiornamento dell'indice di riferimento. «Ritardi nella distribuzione dei dati attraverso alcuni canali di informativa» ha spiegato in serata Borsa Italiana. Ma non è la prima volta che il sistema va in blocco con un danno d'immagine notevole. Il Ftse Mib ha chiuso con un crollo del 5,16% a 16.128 punti e l'All Share ha perso il 4,76% a 16.882 punti. Sono stati bruciati 18,2 miliardi di euro portando a 363 miliardi la capitalizzazione. Solo nell'ultimo mese l'indice ha perso il 20,4%. Tra i principali mercati europei fa peggio di noi solo Atene, dove l'indice Ftse/Ase 20 segna perdite del 29,1%. Considerando tutto il paniere dei titoli quotati sull'indice Ftse All Share la capitalizzazione del mercato da inizio anno si è ridotta di circa 92 miliardi. Ieri le vendite si sono scatenate soprattutto sulle banche che hanno contato numerose sospensioni per eccesso di ribasso. Intesa Sanpaolo, alla vigilia dei conti del trimestre, cade del 10,35% a 1,23 euro, mentre Unicredit perde il 9,33% a 1,04 euro. Male anche Banco Popolare (-5,17%), Mps (-4,06%), Ubi Banca (-3,32%) e Bpm (-2,17%). Fra gli assicurativi Generali cede il 3,15% e Fonsai il 3,82%, mentre Mediolanum arretra del 4,26%. Tonfo anche per Fiat, che scivola del 10,03% a 5,38 euro. Mentre il listino milanese colava a picco, lo spread tra Bund e Btp tornava a 390 punti base a causa soprattutto delle dichiarazioni del presidente della Bce Trichet che ha escluso dall'operazione di riacquisto di titoli di Stato, Italia e Spagna. Tant'è che lo spread spagnolo ha superato i 400 punti base e il Tesoro di Madrid ha deciso di annullare l'asta di Bond di agosto. Ma se Piazza Affari piangeva, il resto d'Europa non faceva meglio. E come Milano anche Parigi, Amsterdam e Bruxelles sono andate in tilt e gli scambi sono rimasti bloccati per ore. Parigi ha perso il 3,9%, Francoforte il 3,4%, Londra il 3,42% e Madrid il 3,89%. Il colpo di grazia ai mercati l'ha dato la Bce con l'«annuncio bomba» del presidente, Jean-Claude Trichet, sul riavvio del programma di riacquisto dei bond governativi che esclude Italia e Spagna e con l'allarme sul rallentamento dell'economia. A gettare benzina anche l'andamento di Wall Street che ha subito virato al ribasso. L'ennesimo segnale che la soluzione individuata dal presidente Obama sul debito non convince e comunque non è un deterrente al possibile taglio del rating e ala recessione. A Piazza Affari più di un operatore punta il dito sull'assenza del governo. «La mancanza di un piano di azione concreto e dettagliato potrebbe deludere le aspettative degli investitori» sottolineava Unicredit in un report sull'intervento di Berlusconi, in cui si definiva «deludente» l'«agenda delle riforme» che non si concentra su riforma del mercato del lavoro e liberalizzazioni, «i principali ostacoli per riguadagnare competitità», e in cui manca un piano dettagliato per anticipare le misure della finanziaria.