«Manca una politica economica»
.Italia Futura, la Fondazione che fa capo a Luca di Montezemolo, nel suo sito picchia duro sul vuoto politico in un contesto economico molto difficile. In un editoriale a firma Beniamino Quintieri l'atto di accusa è pesante. «La manovra varata in gran fretta dal governo per far fronte agli attacchi speculativi, per i suoi contenuti, fa tornare alla memoria gli anni Ottanta, periodo terribile per la finanza pubblica italiana». L'articolo si conclude con l'interrogativo: «C'è da chiedersi che fine abbia fatto la rivoluzione liberale annunciata con l'avvento della Seconda Repubblica, che prevedeva un cospicuo alleggerimento della pressione fiscale e del peso dello stato nell'economia». Perchè, scrive Italia Futura, «è triste osservare che dopo vent'anni nulla è cambiato. La spesa corrente continua ad aumentare e per farvi fronte si ricorre, esattamente come negli anni '80, ad aumenti delle entrate attraverso provvedimenti estemporanei (accise, ticket...) nella totale assenza di una politica economica di largo respiro». E invece «è necessario - sottolinea l'associazione di Montezemolo - agire con urgenza bloccando in maniera credibile i meccanismi di spesa. Non esistono scorciatoie, solo il controllo effettivo della spesa pubblica potrà evitare un ulteriore aumento della già elevatissima pressione fiscale e un brusco aumento del costo dell'indebitamento, che riporterebbe l'Italia su quel sentiero di insostenibilità del debito pubblico che ha caratterizzato anni '80 e primi anni '90». «Anche se il deficit pubblico attuale è inferiore a quello medio dei paesi dell'Europa, l'entità del debito pubblico, la litigiosità del governo, la struttura ed il timing della manovra non rassicurano i mercati, esponendo il nostro Paese al rischio potenziale di attacchi speculativi - conclude Italia Futura - La bassa qualità della manovra, eccessivamente orientata sull'innalzamento della pressione fiscale, costituisce un chiaro segnale dell'incapacità di superare i veti dei gruppi di pressione, i quali ostacolano provvedimenti volti ad affrontare le inefficienze che caratterizzano la spesa pubblica e danneggiano il nostro sistema produttivo».