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Rinunciare alle ferie per discutere di crisi? Per l'opposizione non se ne parla proprio.

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Piuttostoil segretario del Pd, Pierluigi Bersani e il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini hanno invitato Confindustria e sindacati a discutere insieme dell'emergenza economica. E loro, favorevoli al confronto, hanno accettato. «L'idea che il governo non vada in ferie ma continui a fare danni al Paese è di quelle che mettono i brividi - ha detto il vicepresidente del Pd alla Camera Rosy Bindi - In realtà la maggioranza degli italiani non vede l'ora che un "governo in vacanza da tre anni" faccia le valigie sul serio lasciandoli finalmente rifiatare. Dopo quest'ultima trovata - ha concluso la Bindi - il ministro della Semplificazione e delle riforme Calderoli dovrebbe essere rinominato "della complicazione istituzionale" per le sue varie e tutte pessime proposte». All'attacco anche il coordinatore delle segreterie del Pd Maurizio Migliavacca. «Calderoli - ha detto - governa da tre anni questo Paese e da otto degli ultimi dieci anni. Se c'è uno che ha fatto ferie in questi anni è proprio lui. E se oggi siamo arrivati a questo punto, con un Paese in questa situazione lo si deve proprio all'assenza di politiche, alla incapacità della maggioranza di gestire una crisi economica». Al contrario i democratici e l'Udc hanno chiesto invece di aprire un confronto con le parti sociali. «Il Pd - ha sottolineato Migliavacca - da mesi chiede interventi incisivi, e ancora l'altro ieri ha chiesto con Bersani e i capigruppo che il governo venga immediatamente in Parlamento a discutere di quali provvedimenti prendere. Anche perché già un pezzo dell'ultima manovra è andata in fumo. Quindi anche ora ribadiamo l'urgenza di una sessione straordinaria del Parlamento sull'economia, il governo ha fallito. È ora che faccia un passo indietro e si apra una nuova fase». Un'apertura, seppure cauta, è arrivata solo dall'Idv ma con riserva. «Siamo d'accordo con la proposta di Calderoli che vuole eliminare la pausa estiva per le Camere ma solo se il governo toglie dal suo programma l'indegno "processo lungo" in modo che in Parlamento si possa discutere solo di economia e della nostra contromanovra». L'aut aut è quello del portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando che ha sottolineato come «da tre anni la maggioranza sia impegnata a varare solo provvedimenti ad personam per salvaguardare il presidente del Consiglio e non si occupi invece dei reali problemi dei cittadini». Sil. Sfre.

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