P4, per il gip non convince la tesi del complotto Bisignani

Non convince la tesi sostenuta dal deputato Alfonso Papa di un complotto ordito da Luigi Bisignani ai suoi danni. È, in sintesi, quanto sostiene il gip Luigi Giordano nel provvedimento con cui respinge l'istanza di scarcerazione o di concessione degli arresti domiciliari nei confronti di Papa. A proposito di dichiarazioni accusatorie fatte da diversi testimoni e dallo stesso Bisignani il gip scrive che «l'indagato si è limitato a negare l'attendibilità delle affermazioni raccolte dai pm senza indicarne convincenti ragioni o significativi motivi di astio e di rancore che possono averle determinate, se non alludere ad un intervento di Bisignani».   «Non si è compreso in altri termini - scrive il gip Giordano - per quale motivo Bisignani, Borgogni, Bondanini (nonchè Mazzei e Galbusera), gli imprenditori Gallo, Fasolino, Matacena, Petrillo, Boschetti, ma anche Sporniak, Darsena, Sperandeo, Della Volpe, Carducci avrebbero reso dichiarazioni, dirette o indirette, più o meno accusatorie e comunque rilevanti nei confronti di Papa». «Un numero rilevante di persone - aggiunge il gip - espressione sovente di esperienze e di un vissuto diverso, probabilmente con la regia di Bisignani, avrebbero calunniato l'indagato, senza che sia stata prospettata una ragione sufficientemente plausibile che giustifichi tale agire. Nè, in particolare, è stata indicata quale fosse la causa di una tale azione da parte di Bisignani o quale credibile vantaggio costui intendesse conseguire riferendo spontaneamente ai pm le condotte di Papa».