E il sindaco di Viterbo si scusa con Brunetta
Lecontestazioni con molta probabilità programmate anticipatamente e mosse da un ristretto gruppo di persone inizialmente al direttore del quotidiano nazionale Il Tempo Mario Sechi che intervistava il Ministro, e poi al Ministro stesso, rappresentano un episodio che mi sento di condannare pienamente. Così come, allo stesso tempo, mi sento di rivolgere le mie scuse al Ministro Brunetta per lo spiacevole episodio verificatosi nell'ambito del suo intervento nella Città di Viterbo. Al di là di pensieri contrastanti, dell'opposta ideologia politica e della non condivisione dell'operato amministrativo, esiste un concetto che dovrebbe essere alla base di una società civile: il rispetto. Prima di tutto per la persona e poi per il ruolo istituzionale che ricopre». Giulio Marini, sindaco di Viterbo, dopo che un video ha reso popolare la contestazione riservata al ministro della Pubblica Amministrazione dai suoi concittadini, fa pubblica ammenda e si scusa. Il primo cittadino laziale, però, è l'unico a pensare che Brunetta sia la vittima. L'opposizione, infatti, approfitta dell'occasione per attaccare il governo. «Un pietoso spettacolo fatto di insulti e schermaglie. A questo ci costringe ad assistere Renato Brunetta ogni volta che partecipa a un incontro pubblico», sottolinea Leoluca Orlando, portavoce dell'Idv, commentando quanto avvenuto al festival della cultura digitale a Viterbo. «Il ministro, forse, pensa di poter chiudere la bocca alle persone a colpi di offese. Non sono questi gli esempi e i modelli di comportamento che i cittadini si aspettano dalla classe dirigente né quelli che il nostro Paese merita. Pertanto, l'Italia dei Valori chiede che su questo governo, ormai nel guinness dei primati per le illegalità e le volgarità, cali il sipario una volta per tutte», conclude Orlando. Gli fa eco Oriano Giovanelli (Pd): «La mancanza di argomenti genera la prevalenza degli insulti: e così il ministro Bunetta fa il bis e di fronte a civili contestazioni non trova altra replica che quella delle offese verso gli interlocutori. Gran brutto spettacolo, quello dell'ennesima performance di un ministro della Repubblica incapace di sostenere un confronto con toni rispettosi. Errare è umano, perseverare, purtroppo, è Brunetta».