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Decreto missioni, sì del Senato

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La salma del caporale della Folgore Davide Tobini

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Via libera dell'aula del Senato al dl di rifinanziamento delle missioni all'estero. Hanno votato tutti a favore tranne l'Idv che ha ribadito la sua contrarietà. I sì sono stati 269, i no 12, un astenuto. I tre senatori dei Radicali non hanno partecipato al voto. Il Pd si è diviso sul dl di rifinanziamento delle missioni all'estero: non c'è una linea condivisa sul voto al decreto e ci sono una quindicina di dissidenti. Per questo si è tenuta una riunione del gruppo al Senato. Ma alla fine e' passata la linea che vincola tutti. Quindi, spiegano alcuni dei dissidenti come Vincenzo Vita e Roberto Della Seta, "abbiamo espresso il nostro dissenso in assemblea di gruppo. In aula ci atterremo alle indicazioni". La Lega ha votato "si'" ma ha spiegato che per l'Afghanistan serve una exit strategy dal 2012. Lo ha detto, in aula a palazzo Madama, il senatore della Lega Giovanni Torri che ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo al dl di rifinanziamento delle missioni all'estero. Unica voce in disaccordo, dunque, quella dell'Idv. "Il "no" del mio gruppo al decreto di proroga delle missioni internazionali è sereno, netto e forte.  Paghiamo un prezzo altissimo in termine di perdita di vite umane e la vita dei nostri ragazzi non ha prezzo". Lo ha detto in aula al Senato nel corso della sua dichiarazione di voto, il capogruppo dell'Idv, Felice Belisario. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha riomarcato come, nel giorno in cui il Paese piange la scomparsa del primo caporal maggiore David Tobini, il via libera arrivato da Palazzo Madama rappresenti una segno di vicinanza del Paese ai militari: "Nel giorno in cui piangiamo la scomparsa di David Tobini, un altro militare che ha dato la vita in una missione internazionale, abbiamo la consolazione, la soddisfazione di vedere che il Senato ha votato con un'ampissima maggioranza, con la sola eccezione del partito di Di Pietro, il rifinanziamento delle missioni, certificando così il convincimento che il lavoro che fanno i nostri militari, in quegli sfortunati paesi, è un impegno importante non solo per la sicurezza di quell'area, ma anche per la sicurezza delle nostre citta', della nostra nazione".  

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